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Intervento salvavita su un neonato al Vito Fazzi, il bimbo era nato con una rara malformazione

Pubblicato il 27 Febbraio, 2024

Un intervento salvavita che ora potrà fargli vivere un’esistenza normale. Importante risultato clinico quello raggiunto all’ospedale Vito Fazzi di Lecce su un neonato affetto da malformazione congenita complessa dell’apparato digerente. Una rara associazione di atresia dell’esofago e ano imperforato ha allertato i sanitari dell’ospedale in cui il bimbo è nato che hanno chiesto l’intervento del Servizio di trasporto di emergenza dell’Utin del Fazzi per la presa in carico del piccolo paziente.

Intervento salvavita su neonato, le dichiarazioni dell’Asl

All’arrivo a Lecce il quadro si è rivelato ancora più grave del previsto: il bimbo non poteva nutrirsi, ingoiare saliva, né emettere feci”, spiega la Asl di Lecce. L’équipe del reparto di Chirurgia Pediatrica ha deciso, in accordo con i neonatologi, di procedere a una correzione in due tempi della rara associazione malformativa: “Con un primo intervento sul basso intestino e un secondo intervento, a distanza di qualche giorno, per ricostruire la continuità dell’esofago e chiudere la comunicazione anomala con i polmoni. Fondamentale, per la realizzazione dell’attività chirurgica, è stata la collaborazione con la Uoc di Anestesia e Rianimazione”, prosegue la Asl.

“Il successivo decorso postoperatorio è stato gestito dall’équipe neonatologica dell’Utin con il quotidiano supporto dei chirurghi pediatri. A distanza di circa 20 giorni dall’intervento salvavita sull’esofago, il piccolo ha potuto gradualmente iniziare ad alimentarsi in modo naturale con una buona ripresa della crescita in peso che ne ha consentito la definitiva dimissione dopo poco più di un mese di vita”, conclude la Asl salentina. 

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