Pubblicato il 19 Giugno 2025
Una minaccia che potrebbe scuotere i mercati globali
L’Iran ha lanciato una preoccupante minaccia: la possibile chiusura dello stretto di Hormuz in risposta alla crescente tensione con Israele. Questa rotta marittima strategica, che collega il Golfo Persico con il Golfo dell’Oman e il Mar Arabico, è cruciale per il commercio di petrolio e gas a livello globale. La chiusura, anche per breve tempo, potrebbe avere gravi ripercussioni sul mercato del greggio e del gas.
L’Iran e le sue opzioni
Il portavoce del Comitato per la sicurezza nazionale del Parlamento iraniano, Behnam Saeedi, ha sottolineato che l’Iran dispone di varie opzioni per rispondere alle minacce esterne, utilizzando tali strumenti in base all’evolversi della situazione. Saeedi ha poi ribadito che la chiusura dello stretto di Hormuz rimane una possibilità concreta, pur mantenendo la navigazione libera fino a quando gli interessi vitali dell’Iran non saranno messi in pericolo.
Un altro esponente parlamentare, Ali Yazdikhah, ha dichiarato che l’Iran continuerebbe a permettere la libera circolazione nello stretto, ma se gli Stati Uniti dovessero entrare ufficialmente in guerra a favore di Israele, l’Iran avrebbe il diritto legittimo di bloccare il passaggio commerciale di petrolio diretto verso i paesi occidentali.
L’importanza dello Stretto di Hormuz
Lo stretto di Hormuz rappresenta una delle rotte marittime più strategiche al mondo per il trasporto di petrolio e gas naturale liquefatto (GNL). Con una larghezza di soli 33 chilometri nel suo punto più stretto, questo corridoio collega l’Iran all’Oman, ed è fondamentale per l’esportazione di petrolio da paesi come Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Iraq, Qatar, e lo stesso Iran.
Nel 2024, circa 20 milioni di barili di petrolio sono passati attraverso lo stretto ogni giorno, contribuendo a circa il 25% delle forniture di petrolio globali. Inoltre, gran parte delle esportazioni di GNL, soprattutto dal Qatar, dipende anch’essa da questa rotta.
Impatti globali in caso di chiusura
Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, una chiusura, anche temporanea, dello stretto di Hormuz avrebbe un impatto devastante sul mercato globale del petrolio e del gas. Se il transito venisse interrotto, le nazioni importatrici di energia potrebbero trovarsi a dover fare i conti con una grave scarsità di risorse, con conseguente aumento dei prezzi.
Nel corso degli anni, la tensione nella regione ha portato a sequestri di petroliere da parte dei Guardiani della Rivoluzione, le forze paramilitari iraniane. In risposta a queste minacce, alcuni paesi, come gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita, hanno cercato di trovare alternative per bypassare lo stretto, costruendo oleodotti che permettano il trasporto di petrolio senza passare attraverso questa rotta strategica.