Pubblicato il 21 Giugno 2025
Il conflitto si intensifica: allarme e attacchi aerei
Questa notte tra venerdì e sabato, nuove tensioni hanno scosso il Medio Oriente, con sirene d’allarme che hanno risuonato nel centro di Israele a causa del lancio di missili provenienti dall’Iran. Sono state udite esplosioni, anche se non è ancora chiaro se siano state causate da intercettazioni o impatti diretti.
Katz: “Eliminato il comandante che armò Hamas”
Israel Katz, ministro degli Esteri israeliano, ha annunciato questa mattina che un attacco mirato ha ucciso Saeed Izadi, capo della divisione palestinese della Forza Quds, componente delle Guardie Rivoluzionarie iraniane. Secondo Katz, Izadi aveva fornito armi e finanziamenti a Hamas prima degli attacchi del 7 ottobre.
“Un enorme successo per l’intelligence e l’aeronautica israeliana. Giustizia è stata fatta per le vittime e gli ostaggi”, ha dichiarato Katz, citato dal Times of Israel.
Israele avrebbe colpito il sito nucleare di Isfahan
Secondo l’agenzia iraniana Fars, le forze israeliane avrebbero attaccato il sito nucleare di Isfahan questa mattina. Non ci sarebbero state vittime né perdite di materiale radioattivo, ha riferito il vicegovernatore della provincia. Le difese aeree iraniane avrebbero risposto, e le esplosioni udite sarebbero in gran parte dovute al fuoco di contraerea.
Trump: “Difficile chiedere a Israele di fermarsi”
L’ex presidente Donald Trump è intervenuto commentando la situazione: “È difficile chiedere allo Stato ebraico di fermare gli attacchi”.
Trump ha anche espresso scetticismo sull’efficacia della diplomazia europea, affermando che è “improbabile che gli europei possano essere d’aiuto”, dopo un colloquio tra il ministro degli Esteri iraniano e i suoi omologhi tedesco, francese e britannico.
Putin: “Nessuna prova di armi nucleari iraniane”
Vladimir Putin ha sostenuto che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) non ha rilevato prove che l’Iran stia cercando di costruire armi nucleari. “L’Iran ha più volte dichiarato di non avere intenzione di sviluppare armi nucleari e l’Aiea non ha trovato elementi che indichino il contrario”, ha affermato in un’intervista a Sky News Arabia.
Teheran: “Difficile fidarsi degli USA”
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha dichiarato alla NBC News che gli attacchi israeliani mettono in dubbio la volontà degli Stati Uniti di negoziare sinceramente.
“Tocca all’amministrazione Trump dimostrare il proprio impegno verso una soluzione diplomatica”, ha detto, suggerendo che Washington avrebbe usato i colloqui come pretesto per coprire l’aggressione militare.
Sa’ar: “Raid hanno rallentato la bomba atomica”
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha affermato in un’intervista a Politico che gli attacchi israeliani hanno ritardato di 2-3 anni il programma nucleare iraniano.
“Agiremo fino a completare il lavoro. Gli Stati Uniti faranno le loro scelte, ma noi continueremo a proteggere il nostro Paese”.
Il quadro resta estremamente teso, con azioni militari in corso, dichiarazioni di guerra diplomatica e un equilibrio sempre più fragile tra le grandi potenze coinvolte. Le prossime ore saranno cruciali per capire se si andrà verso una nuova escalation o un possibile tentativo di mediazione internazionale.