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Istat: “Via il Rdc ad un beneficiario su cinque. Durata minore per chi ha tra i 45 e i 60 anni”

Pubblicato il 5 Dicembre, 2022

La riduzione del sussidio – ha spiegato il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo (foto d’apertura) – riguarderà un terzo della platea in età da lavoro, in particolare gli uomini. Meno colpiti saranno i giovani.

Solo poco meno di un milione degli attuali beneficiari perderà il Reddito di cittadinanza.; fra loro, soprattutto si vedrà annullare il beneficio, chi ha tra i 45 e i 60 anni. Sono queste le stime di Istat, presentate dal presidente dell’Istituto nazionale di statistica, Gian Carlo Blangiardo, in audizione alla Camera sulla manovra di bilancio 2023. Le stime presentate confermano quelle annunciate anche da Bankitalia.

Chi colpirà la riduzione?

“La riduzione colpirà circa 846 mila persone – vale a dire poco più di un beneficiario su cinque – ha affermato Blangiardo. Se si considerano i soli beneficiari in età compresa fra 18 e 59 anni – ha spiegato il presidente di Istat – il taglio riguarderà oltre un terzo di essi. La decurtazione della durata coinvolgerebbe in prevalenza i nuclei familiari di ridotte dimensioni (in particolare riguarda più della metà degli individui soli) e la componente maschile, e investirebbe quasi la metà dei beneficiari in età compresa fra 45 e 59 anni“.

Colpiti meno i giovani

Colpiti meno i giovani che non studiano e non cercano lavoro: “Il taglio comprende un terzo dei NEET fra 18 e 29 anni beneficiari del Reddito, e si caratterizza per livelli di istruzione appena più elevati rispetto alla restante massa dei beneficiari appartenenti alla stessa classe d’età” – ha concluso Blangiardo.

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