In molti non hanno approvato la scelta della fondatrice di SKIMS. Per esempio Bob Mackie, il disegnatore dello schizzo dell’abito Jean Louis, che, senza mezze misure, cassò il tutto come: “Un grosso errore”. Il timore era che indossare un vestito costruito sulla silhouette dell’attrice potesse in qualche modo rovinare un pezzo di storia americana e alcune foto condivise da Pop Culture e Marilyn Monroe Collection, mostrato un prima e dopo il Me: l’abito appare proprio rovinato.
Come si nota dalle foto non ci sono solo dei cedimenti del tessuto lungo la chiusura posteriore ma anche danni ad alcuni dei numerosi strass che impreziosiscono l’abito a sirena con cui Marilyn cantò “Happy Birthday Mr. President” a John Fitzgerald Kennedy.
Immancabili sono stati i commenti negativi sia nei confronti di Kim sia verso Ripley’s Believe It Or Not!, il museo che possiede l’abito. Se confermato, per l’incolumità del vestito non sarebbe bastato, dunque, il solo indossarlo per il red carpet – subito dopo è stato sostituito con una copia fedele – così come le cure e le precauzioni prese dallo staff del museo.
Alcuni hanno commentato l’accaduto paragonandolo alla distruzione della Gioconda con il diluente, mentre altri si chiedono – con cognizione di causa – se tutto questo ne valesse la pena. Far parlare di sé a ogni costo, anche rischiando di distruggere un pezzo di storia.
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