La Carbonara? “Non ha origini italiane è americana”: parola di Alberto Grandi

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La famosissima Carbonara ha davvero di origine italiana? Alcuni ricercatori hanno insinuato dubbi sull’origine di uno dei piatti di pasta più conosciuti e apprezzati sia in Italia sia dai turisti che affollano ogni angolo di Roma e del Belpaese.

Lo storico dell’alimentazione Alberto Grandi sostiene, infatti, che provenga dagli Stati Uniti.

“La prima ricetta che è stata pubblicizzata è del 1953 a Chicago – afferma lo storico gastronomico dell’Università di Parma – molti italiani sono andati in America, quindi praticamente tutta la cucina italiana è in realtà italo-americana”.

Chi è Alberto Grandi

Alberto Grandi è nato a Mantova nel 1967 ed è professore associato all’Università di Parma. Insegna Storia delle imprese, Storia dell’integrazione europea e ha insegnato Storia economica e Storia dell’alimentazione. È autore di circa una quarantina di saggi e monografie in Italia e all’estero.

La sua tesi

In una recente intervista al Corriere, Alberto Grandi sostiene la sua tesi di fondo: per lo storico, con le migrazioni di massa di fine Ottocento e inizio Novecento verso gli Stati Uniti la nostra cultura gastronomica si è intrecciata con le abitudini culinarie di altri Paesi (Stati Uniti in testa). Dunque, il mito della nostra tradizione in cucina, e della nostra presunta superiorità, è, in realtà, da riconsiderare.

La polemica è servita!

Questa affermazione, ovviamente, ha lasciato senza parole, soprattutto gli abitanti dell’area di Roma e i commenti alle tesi del professore sulla ‘genesi’ della Carbonara si sprecano sul web: “Posso dire quello che penso, davvero: non ha senso”, scrive qualcuno. Altri ci vanno giù in maniera più decisa: “Gli americani? Loro mangiano la pizza con l’ananas, quella è la loro cucina!”.

La ricetta della ‘classicissima’ romana e italiana, contrariamente a quanto alcuni pensano, ha solo tre ingredienti: tuorlo d’uovo, guanciale e pecorino ma, dove hanno avuto l’idea di questo primo piatto? E, se avesse ragione il professore che ne ha anche per la pizza napoletana?: Finché è rimasta a Napoli non era un granché, anzi “è stata una grandissima schifezza. Solo quando è arrivata a New York si è riempita di prodotti nuovi e, in particolare, della salsa di pomodoro diventando la meraviglia che conosciamo oggi. Senza il viaggio degli italiani in America sono convinto che questa specialità sarebbe scomparsa”. Foto di Javier Somoza, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org

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Redazione Nazionale

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