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La Catania che brilla: ecco il poliambulatorio gratuito gestito da volontari

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Il progetto era stato lanciato sei mesi fa e ha immediatamente raccolto il sostegno dei catanesi e delle catanesi. Grazie quindi alle donazioni ricevute in questi mesi può finalmente partire a tutti gli effetti l’ambulatorio situato in via Gallo 3.

Si chiamerà “Poliambulatorio A.S.P. (Assistenza Sanitaria gratuita e Popolare )0”, sarà per la città di Catania la prima esperienza di presidio medico totalmente gratuito ed interamente gestito da volontari.

Medici, infermieri, studenti universitari e semplici volontari danno così il via ad un progetto ambizioso quanto importante.


Nella stessa Sicilia che elenca numerosi record in negativo negli ultimi mesi tra cui, unica regione in zona gialla, record di contagi e i numeri di vaccinati più bassi in Italia, c’è chi, invece, vuole uscire da questa pandemia creando nuovi strumenti.


L’idea della creazione di un presidio volontario di assistenza sanitaria viene fuori dal disagio vissuto sia come medici che come pazienti in questo anno e mezzo.

Enrico, volontario del poliambulatorio: “L’obiettivo è rappresentare una risorsa per la medicina territoriale e contribuire ad un reale miglioramento delle condizioni di salute degli abitanti e le abitanti”.


Se la pandemia non ha prodotto uno stravolgimento del Servizio sanitario nazionale, da anni in processo di aziendalizzazione, l’emergenza epidemiologica ha portato profonde ripercussioni sociali.

Ancora una volta la città di Catania mostra il volto migliore di se stessa e grazie all’agire volontario di medici, infermieri, studenti e studentesse da oggi conta una nuova risorsa in tempi difficili.

Aggiunge Enrico “Apre oggi le porte al pubblico e, sabato 18, si svolgeranno iniziative per inaugurare i locali: alcuni infermieri terranno alle 16.30 un corso gratuito di Primo soccorso, mentre alle 19.00 i medici presenteranno un progetto di indagine che mira a raccogliere quanti più dati sulla salute delle persone e della loro relazione con il sistema sanitario, infine si terrà un aperitivo di inaugurazione, occasione per sostenere il progetto. Inoltre è attivo un nuovo crowfunding per aiutarci ad acquistare i prim beni necessari per fornire servizi completi”.

Il contesto in cui sorge il Poliambulatorio di Catania vede il 34,3% delle famiglie in stato di povertà relativa, ed è quasi completamente sprovvisto di presidi di medicina territoriale, in cui i servizi sono stati chiusi e molti degli ospedali dismessi, come è noto ai più catanesi, che affrontano quotidianamente svariati problemi per acceder ai servizi di sanità pubblica.  

 “Dalle molteplici difficoltà incontrate deriva la fondamentale importanza di un presidio come il Poliambulatorio – conclude Enrico – collocato in un luogo strategico, tra i diversi quartieri, che lo rende fruibile ed accessibile a buona parte della città, a differenza delle aziende ospedaliere dislocate in periferia. Vogliamo migliorare i nostri servizi, per questo abbiamo lanciato una raccolta fondi online e dal vico per l’acquisto di un ecografo, strumento indispensabile per far crescere il nostro ambulatorio. Facciamo inoltre appello a tutti i medici in pensione ma anche alle aziende ospedaliere per donazione di materiali dismessi o in disuso, qui avrebbero nuova vita”.

Rosi, giovanissimo medico, racconta gli obiettivi: ” Vogliamo deospedalizzare la cura dei pazienti e potenziare la medicina territoriale, attivando servizi di prossimità che svolgano funzione di “sensore” dei problemi della popolazione e di prima risposta alle esigenze emergenti all’interno della comunità. Crediamo sia impellente garantire l’accesso alle visite specialistiche in tempi brevi e anche in situazioni di indigenza, la medicina oggi ha un costo che non tutti possono sostenere.
Attiveremo quante più collaborazioni possibili con le aziende ospedaliere universitarie nel territorio e lavoreremo sulla cura e la consapevolezza della propria salute effettuando informazione ed educazione”.

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Redazione Catania 1

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