Pubblicato il 2 Gennaio, 2021
Il vicesindaco di Pollenza, Andrea Primucci, è nel ciclone per le critiche che gli sono state rivolte dopo un post su facebook. La tranquilla località maceratese era stata scossa appena 24 ore prima dal boato dello scoppio di una bomba carta piazzata sotto il Palazzo comunale. Finestre in frantumi, vetri ovunque, danni ingenti per quello che il sindaco, Mauro Romoli, ha definito “quasi un terremoto”.
In effetti, l’esplosione è stata avvertita in tutta la cittadina e in primo momento era sembrato “un avvertimento” proprio per la potenza della bomba. Scartata l’ipotesi, Primucci ha scritto su fb il suo pensiero: “La Natura non è stata benevola con voi: vi ha dato un cervello grande come l’atomo di una nocciolina. I primi soldi che il Comune di Pollenza spenderà nel 2021 saranno per riparare gli effetti del vostro eroico gesto. Potevano essere utilizzati per sistemare un parco o una strada… Li useremo per sistemare le finestre del Palazzo comunale, pazienza”.
E fin qui, tutti d’accordo a condannare il gesto di qualche esagitato. Parole giuste e severe per un atto inutile. Ma Primucci è andato oltre, a quelle che la Lega locale definisce “invettive degne di un ultrà”. Scrive il vicesindaco che “la colpa non è vostra… E’ delle vostre madri put….. che vi hanno messo al mondo”. A queste parole è scoppiato il putiferio. Pollenza è una delle poche città che non ha telecamere in piazza e dovrà spendere anche in questo.
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