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La crisi post Coronavirus in Campania: il 52% delle aziende resterà aperto a Ferragosto

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Il post coronavirus in Campania. Ecco alcuni dati ufficiali di Confindustria per comprendere bene l’attuale situazione. La prima certezza riguarda proprio le festività legate al Ferragosto: Bene in Campania si prevede un Ferragosto al lavoro per il 52% delle aziende della Campania nei settori abbigliamento, ristorazione, bar, supermercati e parrucchieri. Sono questi i dati che emergono dallo studio di Confesercenti Campania.  «Rispetto al 2019 nello specifico non possono permettersi di andare in vacanza ad agosto il 9% in più di negozi di abbigliamento (in generale il 21% non chiuderà mai ad agosto), il 17% in più nella ristorazione (sempre aperta per l’89% dei casi) e il 21% in più dei bar rispetto a dodici mesi fa». 

«La crisi è assoluta – afferma il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo– e molti imprenditori della Campania non possono permettersi le ferie. Magari mandano anche i propri dipendenti in vacanza ma sacrificano se stessi e le proprie famiglie per tentare di recuperare l’enorme vuoto provocato dal lockdown. Il dato di apertura a oltranza delle attività commerciali ovviamente diminuisce sensibilmente nelle zone a minor vocazione turistica. Ma in generale il 52% di apertura senza ferie è emblematico».

Nel giorno di Ferragosto, ad esempio (come si evince dal grafico) il 66% delle attività di ristorazione resterà aperto in Campania e anche il 10% dei negozi di abbigliamento resterà aperto il 15.

Per fortuna il settore turistico della Campania sta riprendendo un poco quota. Sarà infatti un ferragosto e una seconda parte del mese più confortante per le migliaia di aziende e di professionisti (alberghi, tour operator, guide, accompagnatori, autotrasportatori, ecc…) che operano in questo settore, anche grazie al “pacchetto turismo” contenuto dal decreto agosto.

Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania e anche membro della Giunta Nazionale approva, infatti, l’insieme dei provvedimenti emessi. «Si tratta di un passo in avanti rilevante per le nostre imprese – dice- che finalmente iniziano a respirare innanzitutto con il blocco dei mutui e delle tasse.

La cosa più importante è che la politica si è resa conto che non poteva non ascoltare le richieste di Confesercenti. Gran parte di quelle che abbiamo rivolto sono state accolte: su tutte la sospensione dei mutui, la cancellazione dell’IMU per gli albergatori, il sostegno alle agenzie di viaggio e alle guide turistiche, tutti professionisti fondamentali per lo sviluppo dell’economia legato alla cultura e al turismo stesso.

Siamo soddisfatti perchè finalmente il governo nazionale ha dato il giusto peso alla “filiera” turistica, composta da professionisti e imprenditori che fa numeri eccezionali nel nostro paese. Sono state ottenute – aggiunge Schiavo – a fondo perduto grandi opportunità. È necessario ora che le aziende sfruttino queste chances, riscrivendo insieme la nuova visione del turismo in un sistema globale che è cambiato».

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Redazione Napoli

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