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La cura Ascierto studiata anche da ricercatori britannici

Il tocilizumab, alla base della cura Ascierto durante la prima ondata di Coronavirus, alimenta la speranza.

Pubblicato il 22 Novembre, 2020

Durante la prima ondata di Coronavirus in Campania Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli, utilizzò il tocilizumab per curare la polmonite da Coronavirus.

Molti ricercatori inglesi ed olandesi hanno portato avanti uno studio sugli effetti del farmaco, conclusosi lo scorso 18 novembre, ed i risultati sono molto incoraggianti. Si pensa che il tocilizumab potrebbe diventare il nuovo standard di cura per la polmonite da Coronavirus.

A luglio Ascierto sosteneva che il farmaco riduce i tempi di dimissione dei pazienti trattati, contribuendo quindi a liberare le terapie intensive, ma non ha dimostrato un vantaggio statisticamente significativo nel ridurre la mortalità ed apportare un miglioramento clinico nei malati.

Non è quindi la soluzione definitiva al problema Covid-19, ma sicuramente esiste un sottogruppo di pazienti, secondo le sperimentazioni condotte finora, che può comunque beneficiare di questo farmaco.

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