La Guardia di Finanza di Napoli ha donato in beneficenza 30.000 mascherine “per la collettività” alla Croce Rossa Italiana, Comitato di Napoli.
Tali dispositivi sono stati sequestrati in seguito a complesse attività investigative che hanno interessato un imprenditore partenopeo, dedito alla commercializzazione di giocattoli che poi ha convertito parte della sua attività al commercio di mascherine, durante l’emergenza epidemiologica.
I prodotti rivenuti nei locali aziendali riportavano la marcatura CE ingannevole ed inoltre erano accompagnati da certificazioni apparentemente rilasciate da enti riconosciuti in ambito comunitario. Accertamenti più approfonditi hanno però disconosciuto la genuinità.
Infatti i certificati rinvenuti, riportanti riferimenti tecnici e normativi solo apparentemente corretti ed il logo CE riprodotto in modo ingannevole, attestavano fraudolentemente la conformità dei prodotti ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalle norme nazionali e comunitarie.
Le mascherine sequestrate sono quindi state declassificate come “prodotti per la collettività” e risultate utilizzabili dalla collettività stessa per la riduzione del pericolo da contagio da Covid-19.
Al termine delle indagini quindi la Procura della Repubblica ne ha disposto la devoluzione gratuita al Comitato di Napoli della Croce Rossa Italiana.
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