La Limonaia ed il giardino della Villa medicea di Careggi torneranno ad essere fruibili al pubblico

Leggi l'articolo completo

Entro il 2022 la Limonaia ed il giardino della Villa medicea di Careggi, luogo di immenso valore storico-culturale e prima delle ville monumentali acquistate dalla famiglia Medici, torneranno ad essere fruibili al pubblico. Per il restauro dell’intera Villa si dovrà attendere il 2024, ma l’intensione della Regione Toscana, ente proprietario dell’immobile, è quella di terminare a breve il restauro dell’intero complesso e farlo divenire la seconda sede fiorentina degli Uffizi, tramite il progetto ‘Uffizi diffusi’.

Il punto sul restauro e sul futuro della Villa è stato fatto dal presidente della Toscana Eugenio Giani in occasione del primo concerto del programma “Villa di Careggi in Musica”, che ha visto l’Orchestra regionale Toscana interpretare un programma dedicato al tango e ad Astor Piazzola. I prossimi concerti, gratuiti ed aperti al pubblico (su prenotazione e nel rispetto delle normative anti-Covid), si terranno domenica 5 e domenica 12 settembre.

“Abbiamo terminato il restauro della facciata, che già fa intuire il fascino e la bellezza della villa – ha spiegato il presidente Giani – Abbiamo bandito la gara per l’utilizzo della Limonaia. I lavori dureranno circa un anno e al loro termine avremo uno spazio di ristoro, che farà da punto di riferimento per chi vorrà godersi almeno l’esterno della villa. Infatti entro il 2022 vorremmo rendere fruibili sia la Limonaia, sia il giardino. L’obiettivo è arrivare al restauro completo entro il 2024, dotando inoltre la villa dei sistemi che possano rendere possibile il trasferimento di opere dagli Uffizi e la sua destinazione a seconda sede degli uffizi a Firenze”.

Il presidente ha aggiunto: “Restituire la Villa medicea di Careggi ai fiorentini ed ai toscani è uno degli obiettivi del mio programma elettorale. Qui ho anche voluto convocare la prima seduta della Giunta regionale da me guidata. Questa è una villa storica, la prima tra le ville monumentali comprate da Giovanni de Bicci, il padre di Cosimo il Vecchio. E qui, Cosimo prima e Lorenzo dopo vollero far riunire l’Accademia platonica guidata da Marsilio Ficino. Lorenzo era così legato a questa villa che scelse questo luogo per morire a 43 anni, afflitto dalla gotta. Nelle sale c’è ancora l’affresco che racconta la tragica fine inflitta dalla famiglia al medico che tentò alcune cure sperimentali per salvarlo, senza tuttavia riuscirci” (foto Wikimedia Commons, scattata nel 2009).

Leggi l'articolo completo
Redazione Firenze

Recent Posts

Sicilia, “Bonus caro mutui”: bonifici in arrivo per 31 mila famiglie entro maggio

L'assessore Marco Falcone: "Riteniamo anche probabile il recupero di tutte le domande pervenute - grazie…

13 ore ago

Clamorosa svolta nel caso Regeni: uno degli imputati partecipò alle indagini

Prosegue il processo a carico degli 007 egiziani accusati di aver ucciso Giulio Regeni ed…

13 ore ago

Regione siciliana investe su alta formazione: triplicate le borse di dottorato e aumentati gli importi

Fondi più che triplicati, incremento del numero delle borse di dottorato regionali

13 ore ago

Aggredisce i familiari e devasta casa: nei guai 36enne pontino denunciato dal padre

A causa del pericolo evidente e della condotta delittuosa, l'uomo di Fondi è stato denunciato…

13 ore ago

L’orrore corre sul web: mostra online l’amputazione di pene, testicoli e gambe per guadagnare 350.000 euro

Una storia talmente agghiacciante che sembra essere la trama orribile di un thriller-horror, invece è…

14 ore ago

“Sei grasso, corri!”, muore il bambino di 6 anni costretto ad allenamenti estremi dal padre [VIDEO]

Una storia scioccante proveniente dagli Stati Uniti che risale a 3 anni fa ma che…

14 ore ago