La sicurezza dei dati nei giochi online: cos’è e come funziona?

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La crescita del gaming online ha esposto sempre più persone allo scambio dei propri dati personali con altre parti coinvolte nello scenario digitale, come le Big del settore, ma spesso i “pericoli del Web” derivano dalle aziende più piccole, molto attive nello sviluppo di giochi per mobile, le quali, non essendo strutturate e adeguamento preparate per la gestione interna della privacy, potrebbero non attuare legislazioni in merito la protezione dei propri utenti.

Quali sono i rischi per la sicurezza

Secondo uno degli ultimi report di “We Are Social”, la maggior parte del tempo di utilizzo di uno smartphone viene dedicato al gioco online: quasi l’82% della popolazione, ama svagarsi con dei videogiochi e lo smartphone in questo scenario, costituisce il device primario.

Lo smartphone infatti, permette di accedere a molti universi virtuali, tramite semplice installazione di app. Esistono diverse tipologie di gioco e alcune di queste stanno spopolando, come ad esempio i giochi di ruolo o i giochi come book of kings, ma anche i giochi gratis, come i giochi rompicapo e i quiz.

Ma quali sono i rischi?

I progressi nella Realtà Virtuale e l’emergere di metaversi di gioco che permettono una marcata interazione fra utenti in ogni parte del mondo, rendono i videogame sempre più immersivi e questo espone, volumi di informazioni personali senza precedenti, ad altri: non solo altri utenti, ma anche sviluppatori, personale marketing che si occupa di statistiche e sondaggi ecc…

Tutto è registrato: oltre ai dati sulla connessione e sul luogo del giocatore, anche informazioni più “psicologiche” vengono studiate e registrate dagli algoritmi, come vulnerabilità, grado di esposizione alla manipolazione, comportamento di gioco e socializzazione. Motivi che rendono urgente e prioritario l’inserimento di un piano di legislazioni nell’agenda delle politiche europee in materia di gioco online, anche se in realtà alcuni provvedimenti in materia di privacy, sono già stati presi per alcuni giochi online, come con “Thor Ragnarock” o Instapaper, un’ app per il salvataggio di segnalibri.

Il gaming online su queste piazze virtuali è quindi un processo che mette nelle mani di altre persone molte delle nostre abitudini e dei nostri dati personali.

Vi è poi il discorso più legato alla vincita di premi e lo sblocco di bonus di livelli, i quali spesso chiedono transazioni di denaro, anche di lievi entità, da parte del giocatore, il quale utilizzerà metodi di pagamento virtuale, esponendo anche dati bancari o affini. Questo capita anche con i cosiddetti “marketplace virtuali”, ossia veri e propri e-commerce all’interno del gioco, per poter comprare armi ed equipaggiamenti.

Come funziona la sicurezza online: a cosa dobbiamo prestare attenzione

L’utente può sicuramente prendere atto di alcune informazioni importanti prima di avventurarsi online e queste regole non valgono solo esclusivamente per i giochi online, ma anche per siti web di e-commerce o qualsivoglia luogo virtuale al quale facciamo dono delle nostre informazioni, compilando form o eseguendo transazioni in denaro.

Attenzione ai cookies accettati!

I cookies sono file di testo, necessari per il server del sito web al quale facciamo accesso, poichè fanno riferimento ad abitudini e dati sull’utente. Ad esempio, un sito web può sapere, tramite i cookie già presenti sul tuo browser, quali siti hai visitato precedentemente.

Questi possono essere temporanei (“cookie di sessione”) e cancellarsi al termine della singola sessione oppure (i “cookie permanenti”) possono rimanere “nascosti” nei meandri delle cartelle del nostro pc.

Di questi cookie, quelli a cui prestare attenzione ai fini di privacy, sono i cookie di profilazione e i cookie di terze parti. Molto spesso accade, che i cookie di terze parti vengano venduti, appunto a terzi, i quali non specificano l’uso che ne verrà fatto. Esistono molti siti web che andando contro le leggi di protezione della privacy, non permettono all’utente di scegliere quali cookie accettare, ma anzi obbligano l’utente ad essere profilato e i suoi dati venduti a ignari. Questo comportamento, oltre ad essere punito per legge, è scorretto, poiché non permette all’utente una navigazione libera senza scendere a compromessi.

Malware: utilizzare sempre una rete sicura e scaricare solo da piattaforme note.

Tra le varie minacce alla sicurezza, il malware è sicuramente una delle più pericolose. Si tratta di un virus contenuto in file, software ecc, che vengono eseguiti sul nostro smartphone. I Malware sono in grado di apportare danni ad un sistema operativo e purtroppo ne sono stati rilevati anche in applicazioni Android di utilizzo comune, come Now QR Scan, per la scansione dei codici QR, oggi molto usati per approdare sulle landing page di servizi e prodotti offerti da aziende.

Dal 2017 è tornato di moda il Malware “Joker”, uno dei più pericolosi perché è stato in grado di eludere i controlli del Play Store, ma ne esistono di vario tipo. Teoricamente le app scaricabili da piattaforme autorizzate, come appunto il Play Store di Google dovrebbero essere per la maggior parte sicure, ma è bene sempre leggere le recensioni degli utenti ed informarsi bene prima di scaricare qualcosa di cui non conosciamo esattamente contenuti e sviluppatori.

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Redazione Nazionale

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