E’ di questi giorni la notizia dell’iniziativa “Uffizi diffusi”, un interessante progetto di diffusione dell’arte sul territorio toscano proposto dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, efficacemente sintetizzato nelle sue stesse parole “L’arte non può vivere solo di grandi centri espositivi serve anche quello, ma occorre dotarsi di una prospettiva policentrica di arte distribuita il più possibile sul territorio, e, ove possibile, nei luoghi dove e per i quali è nata.”
Già in primavera era stato espresso da Schmidt il desiderio di ricongiungere le opere ai luoghi sacri dai quali provengono, ma il concetto ora si estende correttamente anche ai piccoli musei e si sposa con la giusta intenzione di ‘diffondere’ conoscenza e patrimonio, utilizzando le strutture espositive del territorio toscano che possono garantire le necessarie condizioni di sicurezza.
Una iniziativa che trova la piena condivisione della Parchi Val di Cornia, che, per conto delle amministrazioni, si pone da sempre l’obiettivo di valorizzare e rendere fruibile il patrimonio della comunità, anche attraverso il costante sviluppo delle realtà museali più piccole.
A tale proposito la società sta già valutando le eventuali possibilità di adesione al progetto. Il Museo archeologico di Piombino potrebbe rappresentare uno dei luoghi ideali per questa operazione avvicinando opere d’arte antica, come l’anfora di Baratti, alle preziose tele conservate
agli Uffizi, garantendo altresì la necessaria sicurezza delle opere.
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