Pubblicato il 19 Giugno 2025
Il parere dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha affermato che non esistono prove concrete che l’Iran stia portando avanti un programma nucleare per la costruzione di una bomba atomica. In una dichiarazione rilasciata dal direttore generale Rafael Grossi, è stato sottolineato che, sebbene non ci siano evidenze di un programma sistematico per la fabbricazione di armi nucleari, potrebbero esserci attività nascoste che potrebbero sfuggire agli ispettori internazionali.
Le dichiarazioni di Grossi
Durante un’intervista con Christiane Amanpour per CNN, Grossi ha spiegato che l’Iran possiede materiale nucleare sufficiente per sviluppare una bomba, ma ha precisato che la produzione di un’arma nucleare richiede passaggi aggiuntivi che non avverranno nel breve periodo. Grossi ha dichiarato:
«L’Iran ha più di 400 kg di uranio arricchito al 60%, il che lo pone a un passo dal 90% necessario per una bomba atomica. Tuttavia, per realizzare un’arma, sono necessari altri processi. Non è questione di giorni, ma di anni».
L’AIEA ha quindi rassicurato che, pur riconoscendo la preoccupazione per il materiale disponibile, non ci sono segni di un programma attivo per la costruzione di una bomba nucleare.
Le dichiarazioni controverse di alcuni funzionari iraniani
Grossi ha anche commentato le recenti dichiarazioni di alti funzionari iraniani, che avevano affermato di avere «tutti i pezzi del puzzle per l’arma». Pur riconoscendo la serietà della situazione, il direttore dell’AIEA ha ribadito la sua posizione di imparzialità e obiettività, affermando che il ruolo dell’AIEA è quello di fornire una revisione indipendente e accurata dei fatti. Nonostante l’esistenza di materiale nucleare e precedenti tentativi di produzione, l’agenzia non ha prove che confermino un programma attivo per la creazione di armi nucleari da parte dell’Iran.
La reazione dell’Iran e il ruolo di Grossi
L’Iran ha risposto con critiche al direttore dell’AIEA, accusandolo di aver ritardato il processo di monitoraggio e quindi facilitato gli obiettivi di Israele. Mohammad Eslami, capo dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, ha dichiarato che la procrastinazione di Grossi ha creato le condizioni per gli attacchi israeliani contro l’Iran, aggiungendo che l’Iran non cederà mai alla pressione internazionale.
Attacchi a Natanz e Fordow
Nel frattempo, l’Iran ha subito attacchi ai suoi impianti nucleari, in particolare a Natanz e, secondo fonti americane, potrebbe esserci un attacco in arrivo a Fordow. Grossi ha confermato che gli attacchi israeliani hanno provocato un rallentamento significativo, sebbene non totale, nell’arricchimento dell’uranio. Gli impianti hanno subito danni sostanziali, ma l’arricchimento dell’uranio non è stato completamente interrotto.