L’amministrazione aiuta i non vedenti penalizzati dalle misure anticovid

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L’emergenza Covid-19 ha determinato problematiche di mobilità a causa del contingentamento e del distanziamento interpersonale da mantenere anche sui trasporti pubblici. Queste restrizioni hanno comportato problemi per le persone già affette da disabilità come nel caso degli ipovedenti e dei non vedenti che hanno segnalato immediatamente all’Amministrazione Comunale le loro difficoltà. Una tra queste quella di accedere sull’autobus dalla porta anteriore che non consente all’utente con difficoltà visive di interloquire con il conducente per capire dove il bus è diretto o se questo è completo.

In attesa di ripristinare agevolazioni per accedere al servizio taxi, già in corso di studio da parte dei servizi comunali competenti, le associazioni di volontariato che hanno già una convenzione con il Comune di Prato per una serie di servizi che genericamente si possono descrivere come assistenza alla cittadinanza, hanno fornito la propria disponibilità per accompagnare in caso di necessità gli associati e non della Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

Tra l’altro l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti dispone di un auto di servizio che spesso rimane ferma per l’impossibilità di avere un volontario, anche operatore del servizio civile, che la guida. I volontari della Associazione Oltre hanno fornito la loro disponibilità, stabilendo un accordo con la U.I.C.I. di cui il Comune si è fatto promotore, per assistere i non vedenti ogni qualvolta sia compatibile con le loro altre attività d’istituto.

Ieri mattina, in occasione delle celebrazioni per il 610° anniversario della morte di Francesco Datini, è stata inaugurata la collaborazione tra l’Associazione Oltre e la U.I.C.I.: molti non vedenti, tra cui la Presidente Stefania Scali, erano presenti, accompagnati in auto e poi a piedi, sia in Piazza del Comune per la deposizione della corona d’alloro presso la statua del Datini seguita dalla Messa nella Basilica di San Francesco e poi nella Casa pia de’ Ceppi in Via Ser Lapo Mazzei per la visita guidata che ha compreso anche le restaurate cantine di quella che fu la casa di Francesco di Marco Datini. Un accompagnamento che proseguirà nei prossimi mesi grazie alla collaborazione con il volontariato.

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Redazione Prato

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