Lanzo, pitone recuperato nel cortile di una casa

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È stato affidato alle cure dei sanitari del Centro Animali Non Convenzionali di Grugliasco il Pitone reale che una cittadina di Coassolo ha recuperato nel cortile di un’abitazione a Lanzo e consegnato ai sanitari del CANC.

Il pitone recuperato a Lanzo

L’animale, attualmente ricoverato all’ospedale della Struttura didattica speciale Veterinaria dell’Università di Torino, non presenta ferite ed è in buono stato di salute, a parte uno stato di dimagrimento a cui si sta cercando di ovviare.

Il pitone

Il Pitone reale (Python regius), detto anche Pitone palla per via della posa caratteristica che assume, se disturbato, nascondendo la testa tra le spire, è un serpente costrittore della famiglia dei Pitonidi, che difficilmente supera i 150 cm di lunghezza. È un animale esotico, che alle nostre latitudini non può essere abbandonato all’aperto, perché non sopporterebbe le temperature invernali: per questo l’esemplare recuperato a Lanzo è stato ricoverato al CANC. Presenta un colorito brunastro con macchie e striature nere che gli donano una livrea particolarmente apprezzata. La testa ha una peculiare forma detta a cuore, che lo contraddistingue rispetto soprattutto ai boidi. 

Il carattere carattere timido e difficilmente aggressivo, le modeste dimensioni e le migliaia di possibili variazioni genotipiche rendono il Pitone reale indicato per l’allevamento da parte degli amatori. Non è consigliato maneggiare l’animale a lungo, in quanto è facilmente stressabile e, oltretutto, lo stress potrebbe causare prolungati digiuni. Il Pitone reale si nutre principalmente di piccoli roditori come Gerboa topi o Gerbilli. Può saltare alcuni pasti nel periodo antecedente alla muta o nella fase di adattamento alle nuove condizioni di vita in cattività. Talvolta, da novembre a marzo, smette volontariamente di nutrirsi, senza che ciò rechi danno alla sua salute.

Il CANC di Grugliasco

Il salvataggio del Pitone reale a Lanzo rientra tra gli interventi previsti dalla convenzione attivata dalla Città Metropolitana, che vede l’impegno diretto della Struttura didattica speciale Veterinaria dell’Università di Torino per il recupero in campo della fauna selvatica, oltre che del personale della Funzione specializzata tutela fauna e flora della Città metropolitana. Nel 2020 il CANC ha soccorso e curato oltre 3.700 animali selvatici, mentre nel 2021 la cifra ha già superato quota 4.450.

Il CANC ha sede in largo Braccini 2 a Grugliasco e cura il servizio per conto della Città Metropolitana. Il servizio “Salviamoli Insieme on the road” è attivo 24 ore su 24 sulle linee telefoniche 349-4163385 e 3666867428.

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Redazione Torino 1

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