“La riforma sull’Urbanistica è stata voluta da tutto il Parlamento siciliano. È un’ulteriore dimostrazione che l’Assemblea regionale siciliana sui grandi temi è in grado di trovare una grande compattezza”. Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, dopo l’approvazione del disegno di legge “Norme per il governo del territorio”.

“Va dato merito alla presidente della commissione Ambiente, Giusi Savarino, e all’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro, per avere accettato contributi migliorativi sia della maggioranza che dell’opposizione”, ha proseguito Miccichè.” Sono stati necessari quattro giorni di intenso lavoro per arrivare a questo risultato. L’ultima riforma del settore risale al presidente Piersanti Mattarella, ucciso anche per avere imposto nuove regole di pianificazione urbanistica. Per fortuna, i tempi sono cambiati e non credo ci sia alcun rischio nell’operare bene e serenamente”, ha concluso il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.

Musumeci: “La nuova legge Urbanistica dopo 40 anni di attesa”

«Dopo oltre quarant’anni, la Regione si dota di una legge che ridisegna e semplifica i criteri e le procedure di governo del territorio siciliano. Una normativa tanto attesa, che dà protagonismo agli Enti locali, chiamati adesso a una stagione di rigenerazione urbana, nel rispetto assoluto dell’ambiente. Era, questa legge di riforma, uno degli obiettivi del mio governo e lo abbiamo realizzato, con una responsabile partecipazione dell’Ars. Mi si lasci ringraziare anche l’assessore al Territorio Toto Cordaro e la presidente della Commissione Ambiente Giusy Savarino per l’ottimo lavoro svolto»”, ha affermato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando l’approvazione in Aula del disegno di legge sul “Governo del territorio”.

Tra i principi ispiratori e gli obiettivi del ddl, composto da 55 articoli, ci sono il consumo del suolo tendente a zero e la rigenerazione urbana, ovvero il recupero e il riutilizzo del dell’edilizia esistente, nell’ottica di una politica di qualità del paesaggio e dell’ambiente. La riforma prevede anche l’introduzione del Ptr, il Piano territoriale regionale con valenza paesaggistica, uno strumento strategico che definisce le finalità generali, gli indirizzi e le scelte in materia di governo del territorio su scala regionale e che sovrintende alla pianificazione degli enti locali. Al posto del “vecchio” Prg arriva il Pug, Il Piano urbano generale. Prevista l’introduzione del Certificato verde, la rivalutazione del tessuto agricolo e l’introduzione dei principi di perequazione e compensazione.

«Un giorno importante – ha commentato l’assessore al Territorio, Toto Cordaro – per la Sicilia e per i siciliani. Un’altra riforma voluta dal governo Musumeci va in porto. E quella odierna ha un significato particolare perché arriva dopo ben 42 anni dall’ultima legge Urbanistica. Prosegue, quindi, la stagione delle riforme, inserite fra le priorità del programma di governo. Un ringraziamento va a tutto il Parlamento, oltre al che al dipartimento Urbanistica (e in particolare all’architetto Giovanni Grutta), con cui condividiamo questo straordinario risultato».

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Redazione Palermo

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