Laura Pausini, che da poco si è sposata col suo compagno Paolo Carta, in una recente intervista rilasciata a Radio Italia ha fortemente criticato l’autotune, cioè un software capace di manipolare l’audio e migliorare l’intonazione, così da mascherare piccoli errori o creare particolari effetti di distorsione. Alle sue parole ha risposto Blanco, che usa l’autotune, innescando una polemica a distanza.
La cantante romagnola entra sulla questione a gamba tesa e senza mezzi termini dice: “Devo dirlo, scusate, ma adesso cantano cani e porci. Ci sono nuovi ragazzi che lasceranno il segno, ma anche altri che dicono ‘cantiamo una canzone e diciamo delle parole'”.
Secondo la Pausini questo atteggiamento è una mancanza di rispetto verso gli stessi cantanti: “E per me non è il modo giusto. Perché anche il nostro è un lavoro serio e merita rispetto”.
La cantante, in riferimento alla musica moderna, spiega che buona parte è artificiale e racconta un piccolo aneddoto: “Mia figlia ad esempio mi ha messo dei pezzi e mi ha detto senti che bella questa qui. Così io le ho detto ma secondo te questo sa cantare? No, perché guarda che qui è tutto autotune”.
Va detto che, pur criticando l’autotune, la Pausini ammette che questo strumento se ben usato può comunque essere utile: “Alcuni cantano e usano l’autotune come strumento, come suono, non perché non sono intonati, infatti poi li vai a sentire e cantano davvero”.
Blanco, che recentemente è tornato sul caso di devastazione delle rose sul Teatro Ariston accusando pesantemente i vertici di Sanremo, ha avuto modo di replicare tramite un’intervista rilasciata ad All Music Italia, dove difende il suo modo di fare musica: “Usiamo l’autotune come sfumatura, come un colore più moderno. Quindi devo dire che non sono d’accordo con Laura Pausini. La stimo ma su questa cosa la penso diversamente”.
Il cantante, dopo aver indorato la pillola, passa poi al contrattacco: “Penso che nella trap a volte gli artisti hanno più cose da dire rispetto a chi non lo usa. Magari le cose che canto io con l’autotune possono trasmettere più emozioni di alcuni colleghi che non lo usano“.
Poi infine arriva la bordata finale, con una punta di veleno: “Io, per esempio, ascolto più volentieri Sfera Ebbasta. A me dà qualcosa in più uno Sfera nei suoi testi rispetto alla Pausini“.
Si tratta di semplici schermaglie tra artisti o la polemica dilagherà ancora? Lo scopriremo nei prossimi giorni.
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