Sindaco Mirra: “Chiusura delle scuole vuol dire lavorare per tracciare e fronteggiare”

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Con l’ordinanza n. 95, firmata nel pomeriggio di ieri 7 dicembre, il Presidente De Luca ha previsto la didattica in presenza esclusivamente per la scuola dell’infanzia e per le classi prima e seconda della primaria.

Valutazioni in base ai contagi

La stessa ordinanza regionale, come del resto le precedenti, però, consente ai sindaci, sulla base della situazione dei singoli territori di competenza, l’adozione di misure più stringenti.

Confermata la sospensione

Alla luce di tale premessa resta confermata la disposizione adottata con l’ordinanza sindacale n. 173, con la quale è stata prevista la sospensione delle attività educative in presenza dei servizi educativi della scuola dell’infanzia, nonché l’attività didattica in presenza della scuola primaria, pubbliche e private, fermo restando quanto previsto in particolare per gli alunni con bisogni educativi speciale e/o disabilità.

La motivazione

“La sospensione della didattica in presenza rappresenta una scelta molto dolorosa per l’importanza che la scuola, come luogo fisico, ricopre nel percorso educativo e di crescita dei nostri figli”.

La situazione attuale dei contagi in città però impone l’adozione di misure di prudenza al fine di mantenere in discesa la curva del contagio, così come sta avvenendo da alcuni giorni.

“Basti pensare – prosegue il sindaco Mirra – che a metà ottobre, quando in Campania è stata sospesa la didattica in presenza, in città avevamo circa 50 cittadini positivi al Covid-19; oggi, nel momento in cui adottiamo questa decisione, gli attuali positivi sono 318 e solo una decina di giorni prima erano ben 489”.

Necessaria attività di prevenzione

“In tale ottica, – spiega Mirra – con i Sindaci dei Comuni appartenenti al nostro Distretto sanitario chiediamo all’ASL di procedere ad un rafforzamento delle risorse umane dell’UOPC, specificamente destinate al tracciamento scolastico, al fine di fronteggiare al meglio i casi che eventualmente, ma temiamo inevitabilmente, si verificheranno alla riapertura delle scuole a gennaio; casi che, è bene ricordare, agli inizi di ottobre, pur in numero limitato, avevano già causato grandi difficoltà rispetto al tracciamento dei contatti dei positivi e, di conseguenza, notevoli preoccupazioni e disorientamento sia nel corpo docente che, soprattutto, nelle famiglie che rimanevano chiuse in casa senza avere precisa contezza di quanto accadesse.

Chiusura delle scuole vuol dire lavorare per le scuole, affinché la riapertura possa essere definitiva e senza ulteriori interruzioni; a tal proposito fisseremo nei prossimi giorni riunioni con l’Asl, i Dirigenti scolastici e i pediatri di libera scelta per definire insieme percorsi che consentano di trattare in modo coordinato i casi che si presenteranno.

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Giovanna Giaquinto

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