Pubblicato il 9 Febbraio, 2022
Tra ieri e oggi ha avuto luogo a Palermo un presidio da parte dei sindacati dei lavoratori dei consorzi di bonifica dell’isola riguardante la legge sul turnover per i dipendenti stagionali per il loro passaggio avanti nelle graduatorie. Il problema relativo all’obsolescenza delle strutture irrigue in Sicilia, in particolar modo durante il periodo estivo, nel quale le alte temperature fanno sentire i loro effetti sui terreni coltivati con un grande rischio di siccità, è ormai noto a tutti.
Adesso la richiesta da parte dei 900 lavoratori che operano per 78, 101 o 151 giorni all’anno è quella della totale attuazione di legge regionale approvata il 15 aprile dello scorso anno, ma non ancora entrata in vigore nei fatti. Essa prevede la messa in atto di un turnover del personale per un riempimento dei posti che negli anni sono stati lasciati vuoti da lavoratori andati in pensione. Ernesto Abate, segretario regionale del sindacato Sifus Confali, ha fatto il punto della situazione riguardo ai presidi di oggi e ieri a Palermo e ha affermato come a Catania la situazione sia in particolare stasi.
“Il presidio è stato ieri all’Assessorato all’Agricoltura – ha sottolineato Abate – e oggi al Dipartimento 4 di esso, quindi ieri abbiamo trattato la parte politica e oggi quella tecnica. Tutto ha riguardato il passaggio dei lavoratori al tempo indeterminato e a Ragusa essi avevano fatto un ricorso che in precedenza avevano vinto, ma che la Cassazione ha purtroppo respinto. A Catania c’è una forte carenza di personale, che al momento è a casa, e si attende la procedura per il passaggio all’indeterminato. Il problema nella provincia etnea si pone in particolare perché l’estensione irrigua è di gran lunga superiore. Molti lavoratori inoltre nel corso degli anni sono andati in pensione e la legge non è stata ancora attuata. Il Dipartimento 4 si è preso l’impegno per la modifica delle graduatorie provvisorie in definitive entro i prossimi 15 giorni, speriamo che lo mantenga. Noi come Sifus Confali ribadiamo la necessità di intervenire per la messa in sicurezza dei siti consortili con l’avvio del personale a tempo determinato in tutti gli 11 consorzi di bonifica dell’isola”.
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