Si torna a parlare di zona arancione anche per il Lazio.
Da lunedì 22 febbraio, infatti, il colore della regione potrebbe cambiare, e questo perché alcuni degli indicatori che determinano una scelta piuttosto che un’altra, stanno andando fuori parametro.
Sono tre, in questo momento, gli indicatori che preoccupano: l’aumento, anche se contenuto per ora, dei contagi; l’innalzamento dell’indice RT e, soprattutto, la diffusione della variante inglese, che ha già fatto chiudere un comune della provincia di Latina (Roccagorga) a causa di un focolaio.
L’indice di contagiosità poi, negli ultimi giorni, è salito sopra lo 0,9%, ovvero la soglia minima stabilita dall’Istituto Superiore di Sanità.
In questo momento, in Italia, ci sarebbero circa 7 mila casi di variante inglese, e di questi il 18% nel Lazio.
In caso di ritorno in zona arancione, le prescrizioni sarebbero sempre le solite: niente spostamenti fuori al proprio comune di residenza, bar e ristoranti chiusi con solo servizio di asporto e negozi aperti fino alle ore 21. Gli spostamenti, all’interno del Comune, saranno consentiti dalle 5 fino alle ore 22 (orario di coprifuoco).
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