Lega Piombino su Parchi Val di Cornia

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La Parchi Val di Cornia non è in una situazione fallimentare, né pre fallimentare, contrariamente a quanto espresso in questi giorni dai sindaci di Campiglia Marittima, Sassetta e San Vincenzo con dichiarazioni che ci lasciano perplessi, perché non corrispondono a verità.


Il bilancio 2020 provvisorio, approvato all’unanimità dai soci, verrà chiuso con un sostanziale pareggio che, tuttavia, sarebbe potuto essere in leggero attivo se tutti i Comuni avessero versato le proprie quote spettanti, come hanno sempre fatto negli anni passati. Questa contribuzione serve a mantenere e rendere utilizzabile il patrimonio culturale e naturalistico che insiste sui vari territori comunali.


Allora ci domandiamo i motivi di questa ulteriore presa di posizione polemica, aspra e continua, nei confronti di una società che funziona, nonostante il periodo, e che è sempre regolare nei pagamenti e nei conti sia con i dipendenti sia con i fornitori. La società, a causa del covid-19, ha dovuto far fronte a chiusure inaspettate e alla conseguente diminuzione di visitatori. Nonostante ciò assistiamo a queste polemiche e viene spontaneo chiedersi che forse è perché finalmente la società, grazie al lavoro di tutti ed in primis dell’ad Tognoli, dopo anni bui sta ricominciando a sollevarsi e qualcuno soffre di questa inversione di rotta?
se la società avesse avuto i conti che i tre soci denunciano, sarebbero immediatamente intervenuti gli organi di controllo con cui la società si confronta continuamente. Ebbene, considerato il tutto, allarmare addirittura per un possibile pre fallimento, o fallimento, oltre a non essere politicamente corretto, ci chiediamo a chi giovi.

Infatti, chi troverebbe beneficio se da queste voci ci fossero conseguenze negative per le attività dell’azienda e ovvi malumori e preoccupazioni, inutili, nei lavoratori?


La Lega-Salvini Premier Piombino ritiene la Parchi Val di Cornia una società importante per il nostro territorio, caratterizzato da risorse e patrimoni inestimabili, che vede impiegati tanti lavoratori e che ci auguriamo ne possa impiegare anche di più una volta che potrà esprimere al massimo il proprio potenziale.
Gestire in modo così attento il patrimonio artistico, culturale, storico e paesaggistico può essere solo apprezzato dai soci e la gestione della società deve portare quei frutti sperati per far sì che dipenda sempre meno dalle mancanze e strategie politiche dei vari soci e, conseguentemente, trovarsi sempre più lontano dalle polemiche.

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Barbara Noferi

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