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Legionella a Milano: muore un 91enne, paura in una casa popolare di Crescenzago

Pubblicato il 3 Luglio 2025

Anziano muore al San Raffaele per legionella

Un uomo di 91 anni, Luigi Gandini, è morto all’ospedale San Raffaele di Milano dopo essere stato colpito da una grave forma di legionella, un batterio pericoloso che si sviluppa spesso nelle tubature contaminate e può provocare polmoniti potenzialmente letali. Attualmente altre tre persone sono ricoverate per la stessa infezione.

Secondo quanto comunicato da Ats Milano, le indagini epidemiologiche sono già concluse per due dei pazienti, mentre non è ancora stato rintracciato il terzo.

Paura a Crescenzago: timori per un nuovo focolaio

Il decesso è avvenuto in un complesso di case popolari situato in via Rizzoli, nel quartiere Crescenzago, gestito da Metropolitana Milanese (MM Spa). L’episodio ha subito riacceso i timori tra i residenti: nel 2017, nella stessa zona, un altro uomo era morto per legionella, e si era reso necessario interrompere la fornitura d’acqua per motivi sanitari.

Ora si teme che si possa essere sviluppato un nuovo focolaio fuori controllo.

Scattano i controlli: acqua calda sospesa

Secondo quanto riportato da MilanoToday, MM Spa, in collaborazione con il Comune, ha attivato immediatamente i protocolli di sicurezza: tra le misure adottate, anche la sospensione temporanea dell’acqua calda. Il batterio, infatti, prolifera in ambienti umidi e stagnanti, come serbatoi e tubature con temperature tra i 25 e i 45 gradi.

“Sono stati prelevati campioni di acqua per le analisi”, ha spiegato l’azienda. I risultati sono attesi per venerdì 4 luglio. Nel frattempo, l’intero impianto idrico è stato sottoposto a disinfezione, mentre Ats ha avviato un’indagine ambientale nello stabile per capire l’origine dell’infezione.

I residenti: “Acqua torbida da mesi”

Nel quartiere, la rabbia cresce. Molti residenti affermano di aver segnalato da tempo problemi con l’acqua, descritta come torbida, maleodorante e con disservizi legati alla caldaia centrale, che avrebbe oltre 40 anni di età.

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Cagnolati, ha dichiarato che le segnalazioni dei cittadini sono rimaste inascoltate. Critiche sono arrivate anche dalla leghista Silvia Sardone, che ha chiesto piena trasparenza sulle condizioni degli impianti:

“Mm e Comune devono dare spiegazioni chiare. Non possono più nascondersi. È necessario sapere cosa è stato fatto per garantire la sicurezza sanitaria di queste persone”.

In attesa delle analisi, resta l’allarme sanitario

Fino a quando non arriveranno i risultati delle analisi sull’acqua, resta alta l’allerta. La priorità per le autorità sanitarie è interrompere la diffusione del batterio e tutelare la salute pubblica, in un’area già colpita in passato da episodi simili.

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