Pubblicato il 17 Settembre, 2022
Nei giorni scorsi, a Palermo, sono stati chiusi l’Hotel Politeama ed altri edifici perché rinvenute tracce del virus.
Ciro Cozzolino, 76 anni, ex ingegnere ora in pensione originario di Fano, aveva soggiornato proprio in quell’hotel, chiuso e sanificato dopo i sigilli dell’azienda sanitaria, l’Asp.
Il pensionato è stato fatto tornare d’urgenza nelle Marche per una serie di problematiche neurologiche che non apparivano chiare ed è stato ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna, dove i medici gli hanno diagnosticato il contagio da legionella. Cure immediate per lui, e la moglie anche lei colpita dal virus a Palermo.
“Papà era partito il vacanza con mamma il 24 agosto scorso. Sono arrivati a Palermo e hanno pernottato all’hotel Politeama fino al 29 agosto”, ha spiegato il figlio Daniele al Resto del Carlino, poi la coppia ha iniziato un tour in Sicilia, fino ad Agrigento, dove la moglie della vittima ha iniziato ad avvertire un malessere generale, mentre il pensionato faticava ad essere lucido. “Il 4 settembre, invece, mio padre ha iniziato ad avere difficoltà a parlare, dei momenti di appannamento alternati a lucidità. E qui abbiamo iniziato ad allarmarci. Lo sentivo telefonicamente e capivamo che la situazione anziché migliorare peggiorava, così gli abbiamo organizzato il rientro anticipato a Bologna, il 7 settembre”.
Dall’aeroporto di Bologna il trasferimento d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore dove è stato ricoverato in area Covid perché affetto da polmonite, che in realtà era stata causata dal virus della legionella.
LA REPLICA DELL’HOTEL
“Bisogna accertare i fatti, da parte nostra siamo sereni perché abbiamo agito nel migliore dei modi seguendo le disposizioni dell’Asp e facendo tutto ciò che ci ha imposto la legge per garantire la salubrità dell’acqua”, è la replica dell’Hotel Politeama di Palermo dove ha soggiornato la coppia di marchigiani, all’inizio del tour siciliano.