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Letta: “La candidatura aperta di Berlusconi complica accordo su Quirinale”

Pubblicato il 20 Gennaio, 2022

“Il fatto che sia ancora aperta la candidatura di Berlusconi rende tutto complicato, finora non c’è stata interlocuzione perché il centrodestra non è stato disponibile a interloquire”. Così Enrico Letta spiega perché il centrosinistra non ha ancora trovato un nome su cui puntare per il Quirinale.

“Di fronte all’assalto al Colle del centrodestra – aggiunge il leader del Pd – abbiamo dovuto trovare l’equilibrio per respingere questo assalto e trovare i canali di comunicazione con il centrodestra per un nome condiviso e non di parte. Dobbiamo trovare un’intesa su un nome super partes, istituzionale, è lo sforzo che stiamo facendo“.

Il centrodestra si è comportato come se avesse la maggioranza, ha tentato l’assalto al Colle con un candidato di centrodestra – continua – Noi ci siamo trovati nella difficoltà di dover respingere questo assalto, ma il nostro problema è non dover dire solo di no ma anche, con il centrodestra, individuare un accordo per un nome condiviso. Vogliamo fare un accordo con il centrodestra perché abbiamo a cuore il Paese”.

“Non sottilizzo sul primo, secondo, terzo o quarto turno ma è chiaro che il presidente della Repubblica dovrà uscire da un accordo tra centrodestra e centrosinistra. Il quorum molto elevato impone un accordo – sottolinea Letta – Il governo Draghi ha una maggioranza che sfiora il 90% del Parlamento, sarebbe assurdo e contraddittorio se eleggessimo un presidente della Repubblica con 505 voti o con una maggioranza risicatissima“.

“La vicenda del Quirinale è bella e faticosa, è sempre stata un parto molto faticoso e mi sembra di capire che lo sarà anche questa volta – conclude – Però abbiamo avuto grandi presidenti e sono fiducioso che un o una grande presidente prenderà il testimone di Sergio Mattarella, grandissimo presidente”.

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