Pubblicato il 12 Gennaio, 2021
Gli Stati Uniti vivono la peggiore stagione della propria storia democratica. C’è il neopresidente eletto, Joe Biden, che deve ancora giurare, verosimilmente il 20, e c’è un presidente uscente, Donald Trump, che fa di tutto per sovvertire il voto popolare. L’Fbi ha lanciato un doppio allarme: in questi giorni c’è il rischio che i 50 Parlamenti Usa siano attaccati dai fanatici che hanno già colpito il Congresso, una miscela esplosiva di fans del tycoon, estrema destra, complottisti e pagliacci vari, ma pericolosi; e che Joe Biden possa essere colpito in un attentato, anche se dichiara di non avere paura di questi tentativi di sovvertimento dello Stato: “Non ho paura di giurare all’esterno, siamo stati informati”.
La Guardia Nazionale schiererà almeno 15mila agenti pronti a tutto. Anche la vice di Biden, Kamala Harris, e la presidente della Camera, Nancy Pelosi, sarebbero a rischio.
Il Paese che ha voluto insegnare la democrazia a mezzo mondo è a rischio implosione. I fanatici parlano di “insurrezione armata” se il vice di Trump, Mike Pence, invocasse il 25esimo emendamento, quello che lo manda a casa prima del tempo. Ma la Camera procederà forse comunque all’impeachment di Don (“una minaccia imminente alla Costituzione e alla democrazia americane” secondo la speaker, Nancy Pelosi). “Mentre trascorrono i giorni, l’orrore per l’assalto alla nostra democrazia perpetrato dal presidente si intensifica e per questo c’è bisogno di un’azione immediata” ha aggiunto la Pelosi.