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Librino, maltrattamento animali, trovato addirittura un falco ancora da svezzare

Pubblicato il 5 Luglio, 2021

Nei giorni scorsi, personale del Commissariato Librino ha eseguito controlli volti a contrastare l’illegalità diffusa nel quartiere di competenza.

Particolare rilievo assume l’esecuzione di un provvedimento di sottoposizione alla misura della detenzione domiciliare nei confronti di un soggetto già agli arresti domiciliari.

Durante le operazioni di polizia, i poliziotti, attirati versi di taluni volatili, notavano che detto detenuto, in concorso con il padre, deteneva animali appartenenti a specie protetta, tra cui cardellini e addirittura un falco ancora da svezzare; detti animali, tra l’altro, erano in evidente stato di maltrattamento e detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura tali da creargli gravi sofferenze. Tali volatili sono patrimonio indisponibile dello Stato e la loro sottrazione concretizza il reato di furto.

Alla luce di quanto accertato, i due, padre e figlio, sono stati indagati in stato di libertà per molteplici reati, così come previsto dalla legge che disciplina i reati relativi all’applicazione in Italia della convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione (art. 30 lettera “B” e “C” comma 1 in collegamento con l’art. 2 lett. “B” e “C” della legge 157/92 ; art. 1 comma 1 lettera “F” legge 150/92) e dagli articoli 624, 625 (furto aggravato), 648 (ricettazione) e 544 ter (maltrattamento animali) del codice penale.

Attesa la delicatezza dell’intervento e per quanto di competenza, è stato richiesto l’intervento dei Nucleo Carabinieri Cites e del Centro Recupero Fauna Selvatica a cui sono stati affidati gli animali sequestrati al fine di essere reimmessi nel proprio habitat.

Una ulteriore attività, eseguita assieme all’Unità cinofili antidroga dell’U.P.G.S.P., ha consentito di rinvenire e sequestrare una quantità di marijuana a carico di ignoti; è stato altresì contestato l’uso di sostanza stupefacente a uso personale (art. 75 D.P.R. 309/90) con relativo sequestro amministrativo dello stupefacente.

Inoltre, è stato indagato in stato di libertà un soggetto di 42 anni per la mancata dichiarazione del cambio del luogo di detenzione armi (art. 38 T.U.L.P.S.): all’uomo sono state anche sequestrate le armi che, senza darne avviso all’Autorità di P.S., sono state trasferite a un altro domicilio. È stata eseguita, inoltre, una misura del divieto di avvicinamento e un soggetto di 24 anni è stato indagato per furto di energia elettrica.

Ancora, un uomo di 33 anni è stato sottoposto all’ordine di esecuzione per la carcerazione per aver commesso il reato di rapina (reclusione di anni 5).

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