L’ira di Alessandro Gassman contro i Non vaccinati: “Adesso basta”

Tweet durissimo dell’attore Alessandro Gassman contro i Non Vaccinati, ecco cosa ha scritto: “L’80% degli ospedalizzati sono Non vaccinati. Il 10% degli italiani occupa l’80% dei posti in ospedale. Io penso che ora, in questo dramma, il 90% degli italiani, abbia sopportato abbastanza. BASTA. Seguiamo gli esempi di Germania e Austria e recuperiamo la nostra libertà”.

Ecco le misure di Germania e Austria a cui pensa Gassman che hanno frenato la quarta ondata in Germania e Austria

Crollo dei nuovi positivi nella capitale tedesca a poco più di 10.000 al giorno, circa cinque volte in meno che all’inizio di dicembre, quando – più o meno – se ne contavano 50.000 al giorno. Calo sensibile anche a Vienna dove gli ultimi dati si attestano sui 1700 nuovi positivi al giorno mentre un mese e mezzo fa erano circa 15.000.

Risultati ottenuti in coincidenza con l’entrata in vigore delle nuove restrizioni Anti-Covid di fine novembre. Certamente i dati vanno interpretati perché nei giorni di Natale il numero dei tamponi è calato molto.

Le misure di Austria e Germania

A fine novembre, sia il governo austriaco sia quello tedesco hanno limitato e addirittura escluso in alcuni casi i Non vaccinati da molte attività pubbliche; infatti i i non immunizzati possono andare a fare la spesa, in farmacia e si sono visti limitare anche i contatti privati.

La regola è quella delle 2G, (vaccinato o guarito), che impone ai No vax sostanzialmente le restrizioni che erano in vigore quando i vaccini ancora non esistevano.

Quindi, da poco più di un mese per andare in un ristorante o in un centro commerciale, in palestra o al bar per un caffè, tedeschi e austriaci devono essere vaccinati o guariti. Niente tamponi.

E Vienna, da febbraio, sperimenterà l’obbligo vaccinale che prevede una “sanzione” di 4.800 euro per i Non vaccinati. I governi tedeschi e austriaci tentano così di riuscire a far aumentare la quota di popolazione vaccinata che in Germania si attesta intorno al 70% e in Austria supera di poco il 71%.