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Listeria

Allarme Listeria: wurstel contaminati

Pubblicato il 28 Settembre, 2022

“Resta alta l’attenzione a seguito dell’aumento di casi clinici di listeriosi alimentare registrati in diverse regioni italiane, dovuti alla contaminazione di alimenti da parte del batterio Listeria”.

Lo spiega il Ministero della Salute, precisando che le verifiche, effettuate dal gruppo di lavoro istituito per fronteggiarne la diffusione, hanno rilevato una correlazione tra alcuni dei casi clinici e la presenza del batterio in wϋrstel di pollo prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli.

La presenza del ceppo di Listeria ST 155 è stata confermata anche da campionamenti effettuati presso lo stabilimento. 

L’azienda ha avviato tutte le misure a tutela del consumatore con il ritiro dei lotti risultati positivi (1785417 e 01810919) e, in applicazione del principio di massima precauzione, di tutti quelli prodotti prima del 12 settembre 2022.

Al momento sono in atto ulteriori indagini anche su altri tipi di prodotti che potrebbero essere correlati ai casi umani di listeriosi.

Dal 2020 a oggi sono tre le persone decedute e 66 i casi clinici di listeriosi identificati in Italia.

I decessi sono avvenuti a dicembre 2021, marzo 2022 e giugno 2022 in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e tutti hanno riguardato persone immunocompromesse o particolarmente fragili.

A precisarlo sono fonti del Ministero della Salute. La sorveglianza del ceppo del batterio listeria (ST 155) è iniziata nel 2020 a seguito di una serie di casi che si sono verificati in molte regioni e che sono stati identificati perché i pazienti avevano chiesto assistenza medica. Solo una parte di questi ha richiesto il ricovero.

Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti come, latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati. La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare.

La gravità dei sintomi va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino a forme setticemiche, meningiti o aborto che possono verificarsi nei soggetti debilitati o immunodepressi. La listeria resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento mentre è molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti. 

COME PROTREGGERSI DALLA LISTERIA

A spiegare come è possibile difendersi è il Ministero della Salute che mantiene “alta l’attenzione” sul problema.

In particolare, si legge sul portale, si consiglia di “lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali della cucina che vengono a contatto con gli alimenti come utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette”

E’ importante, inoltre, “conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi”.

Fondamentale è “cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta”, a partire dalla carne insaccata.

E’ bene, inoltre, “non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumare cotti”, e quando lo si fa, conservarli in frigo e riscaldarli a alta temperatura prima del consumo, visto che il batterio listeria è sensibile alle alte temperature. Per lo stesso motivo, gli esperti consigliano di “non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta”. 

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