Lolly, il cane che ha convertito i traumi in coraggio per salvare altri cuccioli

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Da vittima a salvatrice.

Lolly è uno degli oltre 500 cani salvati lo scorso anno da un allevamento di cuccioli dell’Iowa che teneva gli animali in condizioni deplorevoli, ben lontano dalla legalità.

E se oggi è un cane nuovo è merito dell’Aspca che ha creduto in lei e le sta dando tutti i mezzi per brillare.

Tolta dalla gabbia, Lolly è stata accolta in un rifugio d’emergenza dove, oltre al pelo arruffato che gli irritava gli occhi, i veterinari hanno trovato una parassitosi, malattie dentali e una grave infezione.

L’esito non era scontato ma Lolly ha affrontato le cure come una vera guerriera.

Nonostante le lunghe terapie, le coccole e le mille attenzioni di tutto il personale medico e no, persistevano però i suoi problemi comportamentali: a causa dei traumi subiti, la cagnolina evitava in ogni modo le interazioni umane.

Così ha iniziato il suo training all’Aspca Behavioral Rehabilitation Center, dov’è cominciata la sua vera trasformazione.

“Il Brc è la prima struttura al mondo che si dedica esclusivamente allo studio e alla riabilitazione comportamentale dei cani vittime di crudeltà e abbandono – spiega Darren Young -. Dopo essere stata salvata dall’allevamento di cuccioli dell’Iowa, Lolly aveva bisogno di supporto per superare le sue paure e iniziare la socializzazione”. All’inizio Lolly era nervosa e camminava sempre.

“Il suo stress le faceva sudare persino le zampe”, aggiunge Young. “I cani salvati da queste situazioni hanno quasi sempre vissuto in ambienti isolati, dove hanno poca, se non nessuna, esposizione al mondo esterno”.

Il team di esperti “ha utilizzato metodi di formazione basati sull’evidenza scientifica per aiutare Lolly a imparare a creare associazioni positive con nuove persone e i luoghi che non conosceva. Con il passare delle settimane, ha iniziato a uscire dal suo guscio. E alla fine era così entusiasta di lavorare con i suoi conduttori che abbiamo iniziato a pensare che sarebbe potuta diventare un cane da supporto”. 

E’ passato un anno e adesso Lolly aiuta gli esperti del centro con gli altri cani abusati e traumatizzati, oltre a prendere parte alle attività extra con le scuole e i bambini che hanno paura dei cani. “Grazie al nostro centro si è laureata (e trasformata): adora passare il tempo con le persone, fare gite in auto ed esplorare i posti che non conosce”.

Lolly è stata adottata dalla dottoressa Ashley Eisenback, direttrice dei servizi veterinari del Brc, ed è diventata a tutti gli effetti l’esempio concreto di quello che un salvataggio può fare anche su un cane “difficile”.

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Redazione Nazionale

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