Pubblicato il 7 Dicembre, 2022
Più di dieci anni dopo il dramma, la vicenda si è chiusa: otterrà un risarcimento di circa 800mila euro.
Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Firenze, accogliendo in buona parte le sue richieste.
Protagonista della storia che arriva dalla Toscana è un motociclista originario della provincia di Lucca.
L’episodio si verificò a Viareggio il 2 agosto del 2011: l’uomo in sella alla sua motocicletta stava tornando a casa, quando ad una rotatoria venne urtato da un altro motociclo.
In base a quanto emerso nei processi penali e civili, parte della responsabilità sarebbe stata sua: a quanto pare, l’uomo avrebbe sì avuto la precedenza rispetto all’altro guidatore, ma in seguito agli esami ai quali è stato sottoposto una volta giunto al nosocomio più vicino, presentava un tasso alcolemico superiore al consentito (per quanto le analisi del sangue avessero dato un valore di massima, non specifico).
Al via un inevitabile contenzioso giuridico per stabilire cosa fosse successo e attribuire le responsabilità dell’accaduto: il tribunale di Lucca aveva sentenziato come il 40% della colpa del sinistro fosse da imputare proprio al ferito più grave, mentre il restante 60% della stessa era riconducibile al conducente dell’altra moto e alla sua assicurazione.
E trattandosi di lesioni gravissime, nelle scorse ore i giudici di secondo grado hanno stabilito che all’uomo devono andare 515mila euro per danno non patrimoniale e 300mila euro a titolo di danno patrimoniale, oltre a spese legali e interessi.
Sempre secondo i giudici, infine, altri 80mila euro spetteranno alla moglie che lo ha accudito in tutto questo periodo.
Per i danni derivanti dalla impossibilità di avere altri figli con lui a causa delle ferite riportate e per i danni psicologici.