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Bari

Lui è malato di cancro ma la moglie non glielo dice, e intanto gli svuota il conto corrente

Un brutta storia che arriva da Terracina dove una donna, moglie di un malato di cancro, ha nascosto, secondo l’accusa, al congiunto i referti medici svuotandogli nel contempo il conto in banca

Pubblicato il 5 Aprile, 2023

Un’accusa pesantissima di omicidio quella dalla quale dovrà difendersi una donna di 61 anni, di origine polacca, accusata di aver fatto morire il marito malato non facendolo curare e appropriandosi, nel frattempo, del suo denaro attraverso con una serie di prelievi dal conto corrente.

La donna è comparsa davanti alla Corte di assise di Latina per rispondere di fatti relativi al periodo compreso tra la fine del 2018 e marzo 2019, quando il marito, di Terracina, è deceduto non senza avere prima denunciato la donna, sua seconda moglie e dalla quale ha avuto una figlia.

Stando alla tesi dell’accusa la donna avrebbe nascosto al marito la grave patologia dalla quale era affetto, ovvero un tumore, e lo avrebbe indotto a curarsi con farmaci alternativi, col risultato che le sue condizioni di salute peggiorassero anziché migliorare… Secondo gli elementi raccolti dall’accusa e quelli forniti dai figli del primo matrimonio della vittima – due maschi e una femmina – la donna si sarebbe rivolta a un professore di Perugia per far curare il marito. Il medico gli avrebbe prescritto sostanze non riconosciute e non adatte alla cura dei tumori, ritrovati di erboristeria e prodotti simili. Scoperta la verità i tre figli, che non vivevano con l’uomo, lo hanno portato all’Ifo, l’istituto per la cura dei tumori dell’ospedale Regina Elena di Roma, presso il quale l’uomo aveva iniziato una terapia medica. Era però ormai troppo tardi… Prima di morire, però, aveva provveduto a denunciare la donna, come detto.

In aula sono stati ascoltati i tre figli ella vittima che hanno confermato la ricostruzione che inchioderebbe la straniera. I familiari si sono costituiti parte civile nel procedimento che è stato poi aggiornato al 13 giugno prossimo quando in aula verranno ascoltati altri testimoni.

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