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L'Unità

L’Unità torna in edicola: “Non faremo pettegolezzi come il resto della stampa”

Pubblicato il 15 Maggio, 2023

“Dopo tutto questo tempo, sembrava che l’Unità non dovesse più riaprire. Invece, grazie all’acquisizione da parte di Romeo Editore, tornerà a rivestire un ruolo fondamentale nel dibattito editoriale e politico”.

Così il direttore Piero Sansonetti. Dopo sette anni e alla vigilia del centenario, L’Unità, quotidiano fondato da Antonio Gramsci nel 1924, torna nelle edicole.

“In un momento in cui la sinistra appare sempre più debole, per l’incapacità di produrre idee e contenuti, con una stampa, per lo più, focalizzata su pettegolezzi politici ed argomenti futili, l’Unità si propone come un polo di elaborazione politica e culturale. Fisicamente sarà un giornale piccolo, composto da dodici facciate, ma impegnato ad affrontare temi di grande rilevanza e profondità”, ha proseguito.

“Come indicato da Gramsci, l’Unità continuerà ad essere dalla parte dei più deboli. E se all’origine era rivolto a contadini e operai, oggi sarà la testata anche di migranti e detenuti. Pur mantenendo sempre netta la propria indipendenza, l’Unità sarà vicina al Pd, principale forza politica della sinistra, e al pensiero di Papa Bergoglio che, attualmente, rappresenta un punto di riferimento ideologico. In altre parole, abbracciando a pieno un’eredità storica, L’Unità sarà una testata libera e pronta ad affrontare grandi battaglie, come fu con quelle sul divorzio e l’aborto”, prosegue Sansonetti.

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