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Lutto a Latina per la scomparsa di Silvio Di Francia: è stato assessore al comune

Pubblicato il 17 Marzo, 2023

“Sconcerto, commozione, dolore, tanto dolore. La notizia della morte di Silvio Di Francia mi ha profondamente rattristato”. Queste le parole usate dall’ex sindaco di Latina, Damiano Coletta, a commento della notizia della scomparsa di Di Francia, noto in città soprattutto per essere stato assessore proprio della giunta Coletta. Aveva 69 anni.

Proprio l’ex sindaco traccia un profilo dell’uomo, prima ancora che del politico: “Se ne va una persona con cui ho condiviso una parte importante del mio cammino come Sindaco della città di Latina. Sono stati anni in cui ho potuto apprezzare l’uomo Silvio, ma anche le sue qualità politiche, le sue capacità amministrative. Un uomo che è vissuto a pane e sport, a pane e politica, a pane e cultura: una combinazione che ne ha fatto una persona unica, con la quale era impossibile non confrontarsi, anche duramente, anche litigando, ma sempre con l’obiettivo di trovare una sintesi.

Da Assessore alla Cultura si è fatto promotore di proposte innovative, ha portato a in città alcuni tra i protagonisti più noti della politica, della cultura e dello spettacolo. Ha saputo vedere oltre il quotidiano, aprendo ai giovani e alle novità. E’ stato un sognatore, è sua la visione di un Museo Cambellotti nuovo, un museo 2.0.

Nei momenti più difficile è stato un attento interlocutore e mediatore politico, un riferimento amministrativo, Ha lavorato per la città e per i suoi cittadini anche a costo di prendere decisioni impopolari. Mi piace ricordare come abbia condiviso con me la decisione di chiudere il teatro D’Annunzio, ormai ingestibile sul piano della sicurezza: <Prima la tutela dello spettatore, lo spettacolo viene dopo>, mi disse, per poi il giorno dopo mettersi al lavoro affinché il teatro tornasse ad essere un patrimonio della città.

Silvio era un competitivo, ha vinto tante gare, tante battaglie, purtroppo la malattia lo ha colpito in maniera inesorabile e straziante. Il mio cordoglio, il mio dolore è il dolore e il cordoglio anche di chi insieme a me ne ha condiviso il cammino amministrativo”.

A Roma era stato consigliere comunale dei Verdi nel 1993. Nel 2001 l’incarico di coordinatore di maggioranza nella giunta di Walter Veltroni, quindi anche il ruolo di assessore alla Politiche Culturali del Comune di Roma. Cultore dello judo, del quale è stato atleta di livello nazionale, aveva ricoperto anche il ruolo di presidente del Comitato Regionale Lazio della Fijlkam (Federazione Italiana di Judo, Lotta e Karate).

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