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Marche, il bilancio aggiornato della tragedia: 9 morti, 4 dispersi, due sono bambini (VIDEO)

Pubblicato il 16 Settembre, 2022

Sono 9 al momento le vittime dell’ondata di maltempo che ha colpito la scorsa notte il territorio di Senigallia.

Due delle 9 vittime sono in corso di identificazione e potrebbero essere ricomprese nel numero dei dispersi, che sono allo stato 4, dei quali due bambini.

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Marche.

“Ci sono stati momenti di terrore, con quantitativi di acqua veramente straordinari”. Così il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio dopo la riunione in prefettura ad Ancona alla quale hanno partecipato anche i vertici dei vigili del fuoco, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del corpo Giorgio Parisi. “E’ piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno – aggiunge – e in alcune zone ha piovuto il doppio di quello che piove in estate. E stato un quantitativo di acqua che si è riversato sui territori in maniera repentina portando scompiglio e morte”.

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“Nelle zone colpite dall’emergenza maltempo nelle Marche al momento ci sono centinaia di sfollati”. Lo ha detto il Prefetto di Ancona Darco Pellos, al termine della riunione presso la Protezione civile regionale.

Sono almeno centottanta i vigili del fuoco al lavoro nella zona del nubifragio che ha colpito la regione: sono state salvate nella notte decine di persone rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi, spiega il Corpo dei vigili del fuoco. Più di centocinquanta gli interventi che sono stati effettuati.

Sono 3 i dispersi a Barbara, uno dei Comuni più colpiti dall’alluvione della notte scorsa nelle Marche.

Secondo quanto ricostruito dal sindaco Riccardo Pasqualini, mancano all’appello il figlio della farmacista Silvia Mereu, Mattia, di circa 8 anni; la 17enne Noemi Bartolucci e sua madre Brunella Chiu, di 56 anni.

L’altro figlio della donna, Simone, si è invece salvato attaccandosi ad un ramo di una grossa pianta.

Sindaco Barbara Riccaro Pasqualini arrivato nella zona ponte vicino al quale sono state travolti i tre scomparsi. ‘È stato come il cedimento di una diga – dice il sindaco che è arrivato nella zona del ponte vicino al quale sono stati travolti i tre dispersi – é venuto giù il mondo in un attimo. Un rumore sordo terrificante e poi l’ondata. Non è stata un’alluvione ma uno tsunami’. Il proprietario del mulino nelle vicinanze, ha riferito il sindaco, si è affacciato dalla finestra e ha visto 1,5 mt acqua. Le responsabilità? “Stiamo cercando di risolvere la situazione, non è questo il momento – conclude – lo vedremo poi”.

Intanto arrivano i messaggi di solidarietà da tutta Italia. “Ho ricevuto le chiamate del capo dello Stato, Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Mario Draghi”, riferisce il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. “Il presidente Mattarella ha espresso la solidarietà alla nostra comunità e gratitudine a tutti quanti stanno instancabilmente lavorando per i soccorsi – aggiunge -. Draghi ha espresso la sua vicinanza rassicurandomi sul supporto per ogni necessaria esigenza. Il dolore per quanto accaduto è profondo ma la comunità marchigiana è forte e saprà reagire”. 

Oltre alle vittime, ci sono danni al momento incalcolabili. Il fiume Misa, in piena per le violenti piogge di questa notte, ha anche rotto le balaustre in pietra del ponte Garibaldi nel centro storico di Senigallia. Nel cuore della cittadina della Marche sono visibili i danni procurati dai detriti, rami e fango, trascinati dal torrente. Molti cittadini sono all’opera per svuotare cantine e negozi allagati. Testimoni riferiscono di non avere mai visto “una cosa del genere”.

Intanto monta la polemica sul mancato allarme. 

“I bollettini sono pubblicati, c’è un tema di allertamento. E’ abbastanza evidente che l’evento, per come si è manifestato, è stato molto molto peggiore di quello che era stato previsto” ha spiegato al proposito il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse stata data una allerta meteo. “Ora dobbiamo concentrarci sulle cose da fare adesso – ha aggiunto – Il tema dell’allertamento sarà da approfondire ma è un dato di fatto che l’evento è stato molto maggiore di quello che era stato inizialmente previsto”.



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