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Marina Militare: A Taranto cambio del comandante tattico OMS

Pubblicato il 14 Giugno, 2022

Martedì 14 giugno, alle ore 15.30, si svolgerà a bordo di nave Martinengo, ormeggiata alla Stazione Navale Mar Grande di Taranto, la cerimonia di avvicendamento del Comando dell’Operazione Mare Sicuro (OMS) un’operazione che prevede il dispiegamento di un dispositivo aeronavale atto a garantire attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale e nello Stretto di Sicilia, allo scopo di garantire la libertà di navigazione nell’area. A tale scopo il dispositivo nazionale opera in piena sinergia con i gruppi aeronavali presenti in Mediterraneo sotto egida NATO, UE ovvero appartenenti a paesi partner.

Alla presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, il contrammiraglio Luca Pasquale Esposito cederà l’incarico di Comandante Tattico all’ammiraglio di divisione Vincenzo Montanaro.

Nell’ambito della 50^ rotazione del dispositivo aeronavale, partita il 13 aprile scorso, particolarmente rilevante è stato l’intervento effettuato dal pattugliatore Vega in supporto alla marina tunisina nelle acque antistanti il porto di Gabes (Tunisia), sul luogo dell’affondamento della nave cargo Xelo, al fine di scongiurare danni ambientali derivanti dallo sversamento di idrocarburi in mare. 

Approfondimenti:

L’Operazione Mare Sicuro, avviata il 12 marzo 2015 a seguito dell’evolversi della crisi libica garantisce la sorveglianza e la sicurezza marittima di un’area di circa 160.000 km quadrati di ampiezza, nella quale insistono numerose attività di grande interesse nazionale e dalle quali dipende la prosperità del nostro sistema economico, come ad esempio il trasporto delle materie prime e dei prodotti del Paese, la pesca e l’estrazione di importanti risorse energetiche. 

Per poter mantenere aperte e fruibili le nostre linee di comunicazione marittima e garantire la sorveglianza delle infrastrutture strategiche del Paese che risiedono in questa ampia porzione di mare (piattaforme petrolifere, gasdotti e cavi per le telecomunicazioni) il dispositivo aeronavale dell’Operazione può impiegare fino a 6 mezzi navali. (Comunicato stampa)

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