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Massimo Cacciari

Massimo Cacciari: “Campagna elettorale in cui si sparano caz**te. E’ una cosa penosa”

Pubblicato il 12 Settembre 2022

“Lo ha detto sul serio? Sputare sangue? Questa è una campagna elettorale in cui non c’è assolutamente niente, promesse insensate da una parte e dall’altra, prive di qualunque copertura e di qualunque buon senso economico e finanziario”.

Così Massimo Cacciari.

Il filosofo, ex professore ordinario di Estetica e sindaco di Venezia, senza mezzi termini aggiunge: “Sparano cazzate e a volte sproloquiano anche con battute infelici. Ma per carità. Non seguo assolutamente nulla di questa campagna elettorale. E’ una cosa penosa”.

Perché continua fra toni esacerbati la campagna elettorale con l’ultimo botta e risposta tra il governatore della Puglia, Michele Emiliano e la leader di Fdi Giorgia Meloni che ha criticato quanto affermato da Emiliano, in chiusura del suo dibattito elettorale dal palco del Pd, a proposito del fatto che la destra dovrà “sputare sangue” prima di avere successo in Puglia.

“Sputare sangue – spiega – è una espressione che può avere sicuramente un uso ironico ed è una metafora che può essere usata anche ridendo tra amici: Ti farò sputare sangue per vincerti a tennis domani”.

“Quindi dal punto di vista del dizionario non c’è dubbio che l’espressione può avere un senso addirittura amichevole – osserva – Ma bisogna vedere il contesto in cui è stata detta. In una campagna elettorale, priva di ogni consenso in cui si demonizza ogni vicenda in modo visibile, forse è una espressione non da usare”.

“E vorrei aggiungere – conclude – che è la stampa a dover fare sputare sangue a tutti i concorrenti di questa campagna facendogli capire l’insensatezza dei loro programmi, l’insensatezza delle loro promesse. E la volgarità dei toni che usano. Questo sarebbe un bel mestiere da parte vostra invece di andarci dietro”.

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