La polizia di Stato di Matera ha eseguito l’ordinanza del gip del Tribunale per la custodia cautelare in carcere nei confronti di un 43enne accusato di estorsione continuata, aggravata e tentata. Il 5 agosto scorso, l’uomo si era recato in parrocchia pretendendo dal parroco, dopo averlo minacciato con frasi del tipo “so dove abiti, se ti prendo ti spezzo le gambe“, 25 euro per l’acquisto di alcuni farmaci che avrebbe potuto ritirare gratuitamente in farmacia.
Al rifiuto, il 43enne gli ha sferrato un calcio, colpendolo alla gamba destra, e ha scaraventato per terra oggetti e documenti presenti sulla sua scrivania. Prima di allontanarsi, ha poi cercato di ribaltare la stessa scrivania, ma è stato fermato dallo stesso parroco e da un suo collaboratore. Il giorno dopo l’uomo è tornato a reiterare la richiesta di denaro, consegnando inoltre una sua bolletta relativa al pagamento di un’utenza, aggiungendo: “Pagatela, lunedì pomeriggio torno e vengo a prendere la ricevuta”.
Nel corso delle indagini è emerso che le richieste di denaro erano già iniziate nell’estate del 2020 e si erano ripetute costantemente nel tempo. Il parroco, temendo ripercussioni nei confronti propri e dei propri collaboratori, aveva ceduto in altre occasioni.
Per l’accertamento delle responsabilità dell’arrestato, gli investigatori dalla Squadra Volante e dalla Squadra Mobile, che congiuntamente hanno svolto indagini, si sono avvalsi anche del sistema di videosorveglianza della parrocchia.
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