Pubblicato il 29 Aprile, 2022
Matteo Salvini fa riecheggiare ai giorni nostri l’autarchia alimentare del ventennio fascista, lo ha dichiarato ieri sera (giovedì 29 aprile), in collegamento con Paolo Del Debbio a “Dritto e Rovescio”.
Matteo Salvini e l’autarchia alimentare: la dieta deve cambiare
Il leader della Lega consiglia di bandire gli ingredienti che provengono dall’estero. Il sushi, per esempio, contiene salmone, allevato in Norvegia e nei Paesi nordici: per questa ragione, non bisogna più mangiarlo. In seguito alle cosiddette Inique sanzioni, in Italia, nel corso del ventennio fascista si rinunciò a ogni cibo che non fosse prodotto nel Bel Paese. “Il caffe, che allora c’era”, cantava Anna Magnani. Come è noto, Salvini non ama l’Europa e vedrebbe di buon occhio una globalizzazione interrotta.
Salvini: “Dobbiamo tornare a essere indipendenti”
Queste le parole del leader della Lega: “Dobbiamo tornare a essere indipendenti dal punto di vista energetico, ma anche dal punto di vista alimentare. Ti ricordi di tutte le normative folli dell’Europa per combattere i nostri agricoltori, i nostri pescatori e adesso negli scaffali dei nostri supermercati rischiano di mancare i prodotti alimentari? Ecco, lasciamo che i nostri agricoltori e i nostri pescatori possano produrre, coltivare, mungere e allevare tutto quello che facevano nella vita. La guerra è un dramma, ma l’Italia deve capire che possiamo fare da soli. Non possiamo far produrre in Cina sottoprezzo o dipendere dalle norme dell’Europa”.
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