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Maurizio Costanzo

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Maurizio Costanzo condannato per l’ironia sul caso Gessica Notaro: ha offeso il Gip

Nel 2017, Gessica Notaro partecipò al Maurizio Costanzo Show, apparendo per la prima volta in pubblico dopo l’aggressione con l’acido da parte dell’ex. Fu proprio in quella circostanza che il conduttore pronunciò frasi ironiche sull’operato del Gip di Rimini

Pubblicato il 3 Dicembre, 2022

Nel 2017, Gessica Notaro partecipò al Maurizio Costanzo Show, apparendo per la prima volta in pubblico dopo l’aggressione con l’acido da parte dell’ex. Fu proprio in quella circostanza che il conduttore pronunciò frasi ironiche sull’operato del Gip di Rimini che aveva ordinato il divieto di avvicinamento nei confronti di Tavares (l’ex fidanzato di Jessica) anziché i domiciliari come aveva chiesto la Procura.

Per queste frasi Maurizio Costanzo è stato condannato per diffamazione nei confronti del Gip di Rimini Vinicio Catarini che nel 2017 si pronunciò in tribunale sul caso di Gessica Notaro. La condanna nei confronti del giornalista arriva dal tribunale di Ancora, che chiede per il giornalista un anno di reclusione, con pena sospesa, e 40mila euro di danni.

Le frasi di Maurizio Costanzo

Era aprile 2017 e Gessica Notaro si mostrava per la prima volta in tv a volto scoperto dopo aver subito l’aggressione con l’acido dell’ex fidanzato Edson Tavares. Maurizio Costanzo, dopo il racconto della Notaro, si era espresso ironicamente a proposito della decisione del Gip di Rimini di disporre il divieto di avvicinamento nei confronti di Tavares anziché gli arresti domiciliari, come invece aveva richiesto la Procura. “Complimenti a questo Gip”, ha detto Costanzo durante il programma. “Vogliamo dire il nome del Gip che ha fatto questo? Diamo il nome. Io mi voglio complimentare col Gip. Dico al Csm, al Consiglio Superiore della Magistratura: fate i complimenti da parte mia a questo Gip che ha deciso questo”. 

Offesa la reputazione del Gip

In realtà, il nome del Gip, in trasmissione non venne fatto ma, l’accusa sostiene che l’identità del magistrato fosse sufficientemente nota con riferimento alla nota vicenda di cronaca. Costanzo, quindi, avrebbe offeso la reputazione del Gip, “lasciando intendere che le conseguenze gravissime derivate dalla donna fossero direttamente collegate all’atteggiamento inoperoso o superficiale dello stesso giudice, che non era stato sufficientemente vigile nel seguire l’evoluzione della vicenda”. La difesa di Costanzo la pensa all’opposto e ha sempre sostenuto che da parte del giornalista non ci fosse alcuna volontà diffamatoria nei confronti del giudice.

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