Pubblicato il 17 Marzo 2025
Un’operazione su larga scala
Un’imponente indagine della Guardia di Finanza di Milano ha portato al sequestro di oltre 16 milioni di euro nei confronti di diverse aziende accusate di frode fiscale, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso e autoriciclaggio. Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Milano su richiesta della locale Procura, è il risultato di un’attenta attività investigativa condotta dai militari della Compagnia di Melegnano.
Il sistema di frode: manodopera schermata e fatture false
L’inchiesta ha permesso di smascherare un sofisticato sistema illecito messo in atto da numerose aziende operanti nell’hinterland milanese e in altre province. Secondo gli inquirenti, i soggetti coinvolti avrebbero utilizzato un meccanismo fraudolento basato su fatture per operazioni inesistenti, simulando appalti di servizi che in realtà mascheravano la somministrazione di manodopera irregolare.
Al centro dell’indagine ci sono diverse società filtro, utilizzate per schermare i rapporti di lavoro con le aziende committenti, in particolare nel settore turistico-alberghiero. Queste società facevano capo a una cooperativa “serbatoio”, che avrebbe omesso il versamento delle imposte e dei contributi previdenziali, generando un danno significativo per l’Erario.
Truffa sui fondi PNRR per la formazione aziendale
Un altro elemento chiave dell’inchiesta riguarda l’indebito accesso ai fondi pubblici. Le società coinvolte avrebbero sfruttato il programma “Formazione 4.0”, finanziato con risorse del PNRR, per ottenere falsi crediti d’imposta attraverso la creazione artificiale di costi inesistenti. Un danno che va ben oltre la frode fiscale, poiché riguarda fondi destinati alla digitalizzazione delle imprese.
Sequestri in diverse città italiane
L’operazione ha visto la collaborazione di diversi reparti della Guardia di Finanza, con perquisizioni e sequestri effettuati non solo a Milano, ma anche a Roma, Bergamo, Cremona, Rimini, Latina, Pesaro Urbino e Taranto. Tra i beni sequestrati figurano conti bancari, immobili e altre risorse finanziarie appartenenti alle persone fisiche e giuridiche coinvolte nell’inchiesta.
Un duro colpo alle frodi fiscali
L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare reati economico-finanziari che danneggiano la collettività e alterano la concorrenza tra le imprese. Tuttavia, l’indagine è ancora in corso e si trova nella fase preliminare, con la presunzione di innocenza per gli indagati fino a eventuale sentenza definitiva.