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Medico si spaccia per Mattarella per una raccomandazione con i vertici del Gemelli

Pubblicato il 23 Febbraio 2023

Una vicenda davvero incredibile, ai limiti del comico, se non fosse vera. L’attore principale di questa storia è un medico 56enne specializzato in urologia che – secondo le accuse – si sarebbe raccomandato ai vertici del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, fingendosi – al telofono – addirittura il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Quelle telefonate ricevute dal “Presidente della Repubblica in persona” da alcuni dei manager dell’ospedale avevano un chiaro intento: ‘Chiedevano la cortesia di prendere in seria considerazione suo nipote medico, garantendone la professionalità, il curriculum zeppo di master e studi all’estero, interventi all’avanguardia e tanto di pubblicazioni scientifiche’.

Ovviamente, verrebbe da dire, siamo in Italia ma – parafrasando il grande Totò – ‘Nisciuno è fesso’ e quelle telefonate, ricevute sui cellulari privati dei vertici del Gemelli, hanno immediatamente sollevato, da subito, più di qualche sospetto, anche se si concludevano con il gentile invito a presentare un curriculum ad uno dei manager. Ma, l’urologo fa di più: quando si presenta al colloquio allega un curriculum con una finta lettera di referenze su carta intestata della Presidenza della Repubblica, con tanto di firma di Sergio Mattarella che ne raccomanderebbe la candidatura e le qualità.

Finale della storia

Adesso il medico dovrà affrontare un processo per falso e sostituzione di persona. La vicenda è stata raccontata oggi (23 febbraio) sul Messaggero. Lo “stratagemma” del medico però, si conclude nel peggiore dei modi perché quando si presenta al colloquio, il manager dell’azienda, parlando sia con il primario di Urologia sia con altri dirigenti, scopre che anche gli altri hanno ricevuto la stessa telefonata dal ‘falso’ Mattarella. L’ospedale, quindi, fa la cosa più semplice: decide di contattare il Quirinale, dove qualcuno è costretto a rispondere ad una domanda davvero assurda, conoscendo un minimo il nostro Presidente: “Dal Quirinale – una voce gentile – assicura che non è costume del Presidente della Repubblica raccomandare parenti, amici o nipoti. In conclusione, parte la denuncia e le forze dell’ordine individuano subito il millantatore: le chiamate sono partite dal suo numero di cellullare.

Resta il disappunto su questa vicenda davvero surreale che però offre qualche spunto di riflessione sia sulla idea malsana del professionista che si finge Presidente, e qui la domanda è: Perché lo fa? Un lavoro? Sarebbe interessante capire direttamente dall’urologo perché ha messo in scena quella che sembra la sceneggiatura di una commedia all’italiana come è interessante riflettere sul fatto che i manager dell’azienda hanno telefonato direttamente al Quirinale, per accertarsi se fosse vera la raccomandazione del Presidente Sergio Mattarella.