Pubblicato il 14 Novembre, 2023
Con l’avvio dell’anno scolastico, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, il NAS, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha condotto una campagna di controlli su scala nazionale per verificare i servizi di ristorazione e le imprese di catering assegnatari della gestione delle mense scolastiche.
Durante le ispezioni svolte nell’ultimo mese su circa 1.000 aziende di ristorazione collettiva, sono emerse irregolarità in 257 di esse, pari al 27%. Sono state riscontrate 361 violazioni penali e amministrative, con sanzioni pecuniarie complessive di 192 mila euro. Le violazioni riguardavano la gestione e la conservazione degli alimenti, le condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti e la non conformità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto.
Inoltre, sono state sospese o sequestrate 13 aree cucina/depositi alimenti a causa di carenze igienico-sanitarie e strutturali, come presenza di umidità, formazioni di muffe, insetti ed escrementi di roditori. Un asilo nido in provincia di Taranto è stato chiuso in quanto approvvigionava acqua non idonea per usi alimentari.
Nella provincia di Latina, su 21 attività controllate, 11 sono risultate non conformi. Sono state contestate sette violazioni amministrative per carenze igienico-sanitarie, non corretta applicazione delle procedure di autocontrollo HACCP e non conformità gestionali e strutturali, con una sanzione complessiva di 10.500 €.
In un istituto scolastico del capoluogo, sono state rilevate inadeguatezze strutturali nei locali di sporzionamento pasti e nei refettori. Inoltre, è stata inibita un’aula a causa della presenza diffusa di umidità e muffe. Nel sud pontino, è stato segnalato un centro cottura alle autorità per inadempienza al capitolato speciale di appalto relativamente alla somministrazione di un alimento di qualità diversa da quella prevista.
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