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Messina Denaro

Messina Denaro: “Mi avete preso per un mio errore. Nessuno ha tradito”

Pubblicato il 9 Febbraio 2024

“Mi avete preso per il male sennò non mi prendevate. Con la mente ho ricostruito tutto come è stato il discorso, so che non c’è stato nessun traditore”.

Così Matteo Messina Denaro.

E’ un passaggio dell’interrogatorio reso ai pm di Palermo il 7 luglio scorso nel carcere de L’Aquila.

“La mattina che mi hanno arrestato la prima cosa che uno pensa è che qualcuno ha tradito. E’ stato tradito Gesù Cristo… e allora il colonnello mi ha detto Le assicuro che non l’ha tradita nessuno e io non gli ho creduto. Poi ragionando ho detto: vero è. Ho letto le carte e mi sono fatto pure una logica”.

“Sono, diciamo tra virgolette, un mafioso per come mi considerate voi, un poco anomalo, non mi sono inimicato nessuno nel territorio, intendo il mio paese. Chiunque mi vuole bene. Lei stamattina pensava di trovare un Rambo, invece non ha trovato niente”, aveva detto il mafioso.

“Io sono sempre stato in quello che voi ritenete mafiosità una garanzia per tutti. Non ho mai rubato niente a nessuno. Parlo del mio ambiente, non ho mai cercato di prevaricare, né in ascese di potere, né per soldi”, aveva spiegato.

Ai magistrati che gli chiedevano da dove venivano i soldi trovati a casa della sorella Rosalia, poi arrestata, rispose: “Mi servivano per mantenermi. Il denaro trovato a mia sorella è sicuramente origine di mia madre perché erano soldi di famiglia, ovviamente se mia madre mi poteva aiutare mi aiutava”.

“Lei pensa che io uscivo a fare rapine o chiedere estorsioni? – chiede ai magistrati – Non ho mai chiesto estorsioni a nessuno, non ho mai fatto traffici di droga, non ho mai fatto rapine. I soldi erano nella disponibilità della mia famiglia, mia madre ha sempre cercato di conservare e dare a tutti, specialmente a me”.