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Messina Denaro

Messina Denaro, “Non morirò di tumore, mi ucciderò”: il pizzino alla sorella Rosetta

Messina Denaro: “Non morirò di tumore, mi ucciderò”. Il pizzino alla sorella Rosetta

Pubblicato il 20 Marzo 2023

Il documento, è stato ritrovato dai carabinieri del Ros e pubblicato da Repubblica: il ‘pizzino’ porta la data del 10 maggio 2022.

Non morirò di tumore. Appena non ce la faccio più mi ucciderò a casa”. Questo è il testo del ‘pizzino’, pubblicato, oggi 20 marzo, da Repubblica che porta la data del 10 maggio 2022, scritto dal boss per la sorella Rosetta, arrestata lo scorso 3 marzo a Castelvetrano. E’ questo, uno dei quasi mille pizzini, ritrovati dai carabinieri del Ros tra l’appartamento di Campobello di Mazara e il casolare di campagna dove la sorella Rosetta andava saltuariamente. “Ho capito, anche se già lo sapevo, che ho una forza di volontà stupefacente, invidiabile. Non cammino col fisico, cammino con la forza di volontà. Io mi fermerò appena morirò, non prima“, scrive il padrino di Cosa Nostra nello stesso pizzino del 10 maggio scorso. Anche alla luce di questi documenti ritrovati, scrive Repubblica, Matteo Messina Denaro, nel carcere dell’Aquila, dove è attualmente recluso, il boss viene sorvegliato giorno e notte per scongiurare un ipotetico tentativo di suicidio.

Il rapporto del padrino con la morte

Il padre di Matteo Messina Denaro, Francesco, forse morì a causa di un infarto il 1° dicembre 1998; la polizia lo trovò disteso, nelle campagne di Mazara del Vallo, con le mani giunte e vestito con un abito elegante, cravatta compresa. “Con la morte ho un rapporto particolare”, scriveva anni fa Messina Denaro all’ex sindaco di Castelvetrano Tonino Vaccarino, noto per aver intrattenuto una corrispondenza coperta dai servizi segreti proprio con il boss latitante. “Da ragazzo la sfidavo con leggerezza da incosciente, da uomo maturo la prendo a calci in testa perché non la temo”, questo scriveva Messina Denaro.