Pubblicato il 25 Settembre 2023
Il fratello del giudice Paolo: “La sua cattura non è stata un successo”
“E’ morto un criminale. Secondo me la sua cattura non è stata un successo dello Stato, ma una resa a fronte della sua malattia. Ha preferito farsi curare dallo Stato piuttosto che curarsi nella latitanza. Purtroppo, essendo laico, non posso neanche sperare in una giustizia divina.
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Questa sua latitanza è stata una vergogna per lo Stato, come lo sono state le latitanze di Bernardo Provenzano, di Totò Riina”. Lo ha detto, intervistato da LaPresse, Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, commentando la morte di Matteo Messina Denaro. “Vengono catturati nel momento in cui cambia qualcosa e viene meno in qualche maniera il loro sistema di protezione – ha aggiunto -. Purtroppo questa cattura non ha portato a nessun contributo nella ricerca di verità e giustizia e sui segreti che si porta, soprattutto sui rapporti tra mafia e Stato”. Fonte LaPresse