Mestre, i Carabinieri rintracciano ed arrestano pregiudicato

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Il suo nome ed il suo viso, è ben noto ai Carabinieri della Compagnia di Mestre, del Nucleo Operativo in particolare, perché considerato pedina importante nello spaccio di stupefacenti che gravita sulla piazza di Mestre – zona via Piave. Nel gennaio 2019 infatti, BAKOURI Nader, magrebino cl. 93, già ristretto presso il carcere di Venezia, per altre vicende sempre legate al mondo dello spaccio di stupefacenti, aveva ricevuto la visita dei Carabinieri di Mestre che gli notificavano la misura cautelare del divieto di permanenza nei comuni dell’area metropolitana di Venezia. Il suo nome era comparso più volte nell’indagine che i militari di via Miranese stavano sviluppando e che aveva permesso poi all’A.G. di emettere una serie di provvedimenti cautelari in carcere per molti soggetti legati al mondo della droga di via Piave.

Le indagini, non si erano certo fermate e i nuovi elementi investigativi successivamente sviluppati hanno permesso così di aggravare la posizione del giovane. Infatti lo scorso weekend l’A.G. ha emesso un ulteriore decreto di custodia cautelare in carcere per l’inottemperanza al precedente provvedimento e per la frequentazione da parte del Bakouri di soggetti pregiudicati e ben inseriti nella piazza di spaccio mestrina.

In particolare, nel mese di agosto, il giovane era stato trovato in casa di un suo connazionale, pregiudicato, Maamri Bassem, già agli arresti domiciliari per  un arresto in flagranza di reato per spaccio di stupefacenti, effettuato dalla Polizia Locale di Venezia e dai suoi cinofili poco tempo prima.  Il Bakouri in quell’occasione, fu trovato in casa del Maamri con alcune dosi di eroina pronte per la “vendita”, risultando inottemperante non solo al divieto di permanere nella Citta Metropolitana di Venezia ma anche per il possesso del lieve quantitativo di sostanza stupefacente rinvenuto, da cui scaturiva la denuncia a piede libero. Proprio questo episodio, ha permesso ai militari di poterlo tenere d’occhio nei suoi spostamenti e frequentazioni, in attesa del nuovo provvedimento di aggravamento che era intanto stato richiesto all’A.G. lagunare.

Ottenuto il decreto, i carabinieri di Mestre, supportati dall’unità cinofila della Polizia Locale di Venezia, hanno localizzato il giovane all’interno di un B&B di via Piave. Lo straniero non risultava censito nei registri e il monitoraggio dei carabinieri dei mesi precedenti si è rivelato fondamentale per stanarlo all’interno della struttura. L’arresto è stato immediato.

Al termine delle operazioni, l’arrestato è stato definitivamente tradotto presso il carcere di Venezia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

Ulteriori accertamenti saranno eseguito anche nei riguardi del B&B.

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Paolo Favaretto

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