Continua l’attività di controllo del territorio posta in essere dagli uomini dell’Arma della Compagnia di Mestre. I dispositivi messi in atto sul territorio, sia sull’area Mestre-Marghera che su quella di Mirano, punti focali della sempre fiorente attività di spaccio, svolta con l’effettuazione di servizi “mirati” ma anche coordinati per orari e aree di intervento e controlli alla circolazione stradale, hanno consentito nella giornata di mercoledì 24 febbraio di denunciare per spaccio due soggetti, entrambi tunisini senza fissa dimora in Italia e segnalarne quali assuntori altri cinque.
In particolare, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre, in Marghera, località Malcontenta, hanno denunciato per spaccio di sostanze stupefacenti Z.K., classe 74, tunisino, sorpreso in possesso di sostanza stupefacente del tipo eroina per complessivi grammi trenta già pronta per lo spaccio. Invano il tentativo posto in atto dallo straniero di liberarsi dello stupefacente alla vista dei militari, che hanno prontamente recuperato il tutto, rinvenendo sulla sua persona, occultati, anche un centinaio di euro provento della illecita attività posta in essere.
In centro a Mestre invece, gli uomini della locale Stazione Carabinieri, nella nota area centrale, hanno proceduto tra gli altri al controllo di un tunisino, N.T 32 enne, anch’esso in Italia senza fissa dimora, rinvenendo occultata sulla sua persona, sostanza stupefacente del tipo hashish, pochi grammi ma chiaramente destinata alla vendita. Anche qui sequestrati un centinaio di euro provento dell’attività illecita già posta in essere dall’uomo.
Ben cinque infine, i soggetti sorpresi dai militari dell’Arma di Mirano, nell’atto di consumare o comunque a detenere modiche quantità di stupefacente, in particolare marijuana. Di questi tre appena maggiorenni. Tutti sono stati segnalati alla Prefettura di Venezia quali consumatori.
Servizi di intensificazione del controllo del territorio sono continui, anche a ridosso del week end, incentrati in particolare al contrasto dei reati predatori e delle manifestazioni di illegalità più sentite nonché volti comunque al rispetto delle prescrizioni previste ed imposte in materia di contrasto alla diffusione epidemiologica da covid19.
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