Pubblicato il 28 Giugno 2025
Una manifestazione di libertà e resistenza in Ungheria
Decine di migliaia di persone hanno partecipato al Pride di Budapest, sfidando apertamente il divieto imposto dal governo ungherese guidato da Viktor Orban. Il governo, a partire da marzo, ha vietato le manifestazioni legate all’orgoglio LGBTQIA+, giustificando la misura con la presunta necessità di proteggere i minori.
A partire dal 2021, una serie di emendamenti legislativi ha proibito la rappresentazione pubblica di tutto ciò che si discosta dall’identità di genere assegnata alla nascita, comprese tematiche come il cambio di sesso e l’omosessualità. In parallelo, è stato autorizzato l’uso della scansione facciale per identificare i partecipanti a raduni considerati illegali, come appunto il Pride.
Il sindaco Karácsony sfida il governo: “Evento municipale, non serve autorizzazione”
Nonostante il divieto della polizia, il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, ha deciso di ospitare il Pride come evento municipale, affermando che, in questo modo, non è necessaria l’autorizzazione delle forze dell’ordine. Un gesto simbolico e politico forte, che ha permesso alla marcia di svolgersi regolarmente.
Solidarietà internazionale: anche l’Italia presente
Alla manifestazione hanno preso parte anche delegazioni italiane, tra cui rappresentanti di Arcigay e politici del Partito Democratico.
Elly Schlein, segretaria del PD, ha espresso il proprio sostegno attraverso i social: “Siamo qui per difendere la libertà e la democrazia. Siamo qui per dire che nella nostra Unione europea, quando si colpiscono i diritti di qualcuno, si colpiscono i diritti di tutte e tutti noi”.
Ha poi aggiunto: “Non si può vietare l’amore per legge. Non si può cancellare la nostra differenza per legge. Non si può cancellare l’identità di genere. Non si possono cancellare i nostri corpi perché esistono”.
E ha concluso con un messaggio potente: “Oggi li stringeremo così forte insieme, che gli odiatori non passeranno. No pasaran!”